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28 Marzo 2006 - Conferenza Stampa
"8 amici da salvare"
Intervista al regista Frank Marshall.
di FilmUP.com
La storia di 8 AMICI DA SALVARE è tratta da un fatto vero, accaduto durante una spedizione giapponese nel 1957. Come è venuto a conoscenza di questa storia e cosa l'ha colpita al punto da farne un film?
Frank Marshall: la prima volta che ho sentito parlare della spedizione giapponese in realtà avevo già letto il copione. Nonostante la nostra storia sia frutto di fantasia, sono stato ispirato dal fatto che i cani da slitta erano riusciti a sopravvivere, soli, per un lungo periodo in Antartide. Questa notizia in realtà ha avvalorato la nostra storia e ci ha spronato a raccontare un'avventura permeata da temi quali il coraggio, la lealtà e il lavoro di squadra.
Lei ha realizzato numerosi film negli ultimi 20 anni, come attore, regista e produttore. Cosa l'ha spinta a tornare dietro la cinepresa?
Frank Marshall: mi piace ogni genere di film, mi affascinano tutti a vari livelli. Spesso mi impegno a sostenere la visione del regista. Questi è soprattutto un narratore, e di solito presto particolare attenzione alle storie che trovo interessanti e che vorrei raccontare io stesso. Questa storia mi ha colpito perché possiede molti elementi diversi, a mio avviso avvincenti e rigeneranti. Inoltre amo molto i cani e ho pensato che le mie due bambine di 7 e 9 anni avrebbero adorato questa storia così toccante.
È stato difficile trovare il giusto paesaggio in cui ricreare l'Antartide?
Frank Marshall: è stato molto difficile trovare una location adatta in cui girare il film. Ovviamente non potevamo portare la troupe e i cani in Antartide per 4 mesi. Perciò abbiamo dovuto trovare il posto giusto in cui ricreare il posto. Mi sono rivolto al migliore in questo campo, il canadese Robin Mounsey, che aveva già trovato le spettacolari location di "Alive". Gli ho detto che mi serviva un paesaggio di neve, esteso e senza alberi, con montagne innevate in lontananza. Ma soprattutto, doveva essere a un'ora di macchina dai ristoranti e dagli alloggi in cui ospitare 150 persone e 32 cani. Robin ha presto trovato una piccola città di nome Smithers, 750 miglia a nord di Vancouver, che si è rivelata ideale per il nostro lavoro. C'erano hotel e rifornimenti, quindi abbiamo stabilito la nostra produzione in città. Poi, con soli 20 minuti di auto, arrivavamo in un posto dove abbiamo riprodotto l'Antartide, una pianura sopra una montagna dove ci sono impianti di sci. L'unico problema era che quando abbiamo visitato questo posto non c'era neve. Ho dovuto usare tutta la mia immaginazione ma ho capito che era il luogo più adatto alla produzione. 5 mesi dopo abbiamo iniziato a girare.
8 AMICI DA SALVARE mostra il comportamento dei cani come animali selvaggi - Lei pensa che stIa aumentando il genere di film che ritrae gli animali nella natura, soprattutto in seguito al successo di LA MARCIA DEI PINGUINI?
Frank Marshall: penso che la gente sia affascinata dai film sugli animali e da come questi vivono liberamente nella natura. "La marcia dei pinguini" è sicuramente una delle fonti del nostro film.
Come ha trovato il giusto equilibrio fra antropomorfismo e la necessità di rendere le scene comprensibili?
Frank Marshall: ho diretto le scene con i cani come se fossero attori umani. Ogni tanto interrompevo l'azione per spiegare ai cani la storia in termini canini. I cani hanno ognuno una personalità diversa e ho voluto che le loro caratteristiche così varie e diverse trapelassero in ogni scena.
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