Titolo film: |
La mala educación |
Opinioni presenti: |
128 |
Media Voto: |
7.5 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Loris, 37 anni, Treviso (TV)
il melodramma secondo Pedro |
Voto 10 di 10 |
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Il film si chiude con la parola "passione" a tutto schermo.E in quel momento scorre un brivido.Una storia che va al di la' del bene e del male,con l'occhio di una camera che sdoppia,triplica i piani della realtà,perchè ognuno di essi è vero,addirittura la menzogna.Il racconto nel racconto.Uno stile lontano dal calore,pure rassicurante nel suo dolore,di "Tutto su mia madre",ma legato dal filo della morte,tema tra i più trattati e proposti in maniera sempre nuova e personale da Almodovar.Il quale non si nasconde mai dietro ad una retorica facile che troppo spesso esaurisce ciò che avrebbe da dire.Cose non dette,cose fatte,cose inconfessabili:nelle morbose e torbide acque del desiderio si accalcano tutti i personaggi di questa storia,ognuno smarrito,solo e connesso all'altro da una cicatrice dolorosa.Un'altro filo rosso(un colore caro al regista,qui meno presente),la passione che consuma tutti i protagonisti,fino a toccare il limite del proprio fondo,l'abisso delle proprie colpe che li porterà al loro destino,raccontato in breve alla fine del film.L'ironia di Almodovar in quest'opera si placa di fronte a una storia fatta di uomini,oscura più di quanto non si noti quando egli affronta il suo amato universo femminile,al quale riconosce sempre quel potere di rigenerare la vita;anche in questo lavoro la presenza delle donne,seppur minima,è come un tiepido raggio di sole che interviene ad alleggerirne un poco lo spessore emotivo.Una speranza di salvezza da ogni livore che ognuno di loro si porta dentro per il dolore non cercato ma subito,come Ignacio,che cerca egli stesso,nel vortice della tossicodipendenza,di diventare donna;Juan lo fa nella finzione cinematografica,per la sua sete di fama e successo.Enrique incontra questo calore nell'abbraccio della madre di entrambi.Nessun lieto fine,solo il pianto di un'umanità persa nei propri baratri interiori.Un film che affronta senza giudicare mai perché è sia nel bene che nel male che la natura umana nasce,cresce e muore.E questa è solo una delle storie.Nel montaggio e nella fotografia si riconoscono sempre quei tratti che hanno reso Almodovar il grande regista che è.Ed è proprio dalla forza delle sue immagini dalle quali,come in un affresco,la vitalità della passione,l'amore e la morte trascendono dal loro significato e diventano simbolo,estetica.Il merito di ogni grande opera d'arte che si rispetti. Bravo Pedro e bravi anche gli attori,che hanno dato vita ad una trama di grandissimi intensità e spessore.
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Questa opinione è stata scritta da:
Loris
37 anni
Treviso (TV). |
(5 Aprile 2013) |
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale: conferenza stampa.
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