Titolo film: |
Per un pugno di dollari |
Opinioni presenti: |
45 |
Media Voto: |
9 -  |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Alberto, 25 anni, Grottaglie (TA)
lo spettacolo del mito |
Voto 10 di 10  |
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premetto che dare un'opinione su questo film implica la rinuncia a qualsiasi oggettivazione a fronte dell'amore febbrile di un fan. non so quante altre scene del cinema mi siano rimaste impresse e abbiano travalicato i confini dell'arte, in questo caso grandiosa, del film, 4 o 5 al massimo e forse esagero, ma clint che dopo l'esplosione che deflagra dietro 2 o 3 case arse dal sole e dimenticate nel deserto, incede lentamente sospinto dalla tromba morriconiana lirica e nostalgica, aspettato da gian maria, mi rende la pelle sempre d'oca. non ci posso fare niente e devo dire che i 2 o 3 commenti che ho fatto ad altri film si basano su una visione meno emotiva e più distaccata. ma non sempre questo è possibile. Per un pugno di dollari è un film anarchico, quasi astorico. i treni di c'era una volta il west e la guerra de il buono, il brutto e il cattivo non sono ancora arrivati. i villaggi sono alla mercé di chi ha il sangue freddo e la spietatezza per prenderli. il capitalismo dell'america imperialista non è neanche all'orizzonte, arriverà solo dopo, nei film successivi e sarà la fine dell'epopea western e l'inizio di quella gangsteristica. Sergio ne era ben consapevole, per questo nell'incipit di c'era una volta il west avrebbe voluto eastwood, wallach e van cleef a fare le veci degli scagnozzi di fonda che vengono spazzati via da harmonica bronson. clint sfortunatamente non accettò, forse all'epoca non intese il significato che il maestro voleva dare a quell'episodio, peraltro una grandissima scena che si dilita per mezz'ora circa. un altro capolavoro. per un pugno di dollari è anche un film nonstalgico sull'italia che era, un'italia in cui le idee e il genio, in tutti i campi e nel cinema emblematicamente, avevano la capacità di tracciare le vie artistiche e culturali che poi metà del mondo batteva. quando il film uscì, nel '64 se non sbaglio, il filone del cinema western in america era quasi esaurito se si esclude la mirabile opera di sam peckinpah che sperimentava sul genere con una nuova estetica della violenza. qualche anno dopo arriveranno i western di arthur penn che daranno il là all new hollywood. altri tempi....
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Questa opinione è stata scritta da:
Alberto
25 anni
Grottaglie (TA). |
(1 Luglio 2008) |
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