Come al solito film come questi passano in secondo piano perchè sono lunghi e raccontano in modo lento cose che devono per forza essere raccontate così! Ma alla gente piacciono di più film come Avatar.....
L'albero della vita è veramente un bel film e mi ha anche emozionato in certe fasi del acconto! Consiglio questo film ha chi ha voglia d'impegnarsi nel vederlo.
Ok, la morte è una trasformazione. Ok, l'immortalità è una condizione differente dalla vita.
Si può costruire un INTERA pellicola su questi due concetti? Sì, ma se non sei un genio di regista risulterà lenta, noiosa, inconcludente.
Diciamocelo: il film sarebbe stato buono se magari non fosse stato infarcito dei soliti clichè (il medico che vuole salvare la moglie, il cavaliere senza macchia, gli alberi e i fiorellini) e non avesse avuto la pretenziosità di voler spiegare con poche scelte registiche i complessi concetti che stanno alla base del buddhismo (che ultimamente viene citato sempre più spesso e sempre più a ca**o).
Lasciamo perdere la struttura narrativa: sembra uscita da uno dei peggiori libri di Ken Follet (ABC,ABC,ACB e così per tutto il film), con tanto di solite spacconerie americane che si armonizzano con le scene "zen" come la cipolla fa con la nutella, facendo di fatto perdere consistenza all'intera sceneggiatura.
I personaggi, ad eccezione della moglie del dottore, sono di una piattezza sconvolgente (non migliorata dall'interpretazione scialba e monocorde di Hugh Jackman, che sta decisamente meglio nei panni di Wolverine!).
Uniche due note positive, e anche molto, sono per la fotografia e la musica: perfette (ed unico motivo per cui il film raggiunge la sufficienza).
Posso capire le opinioni negative sulla pretenziosità, sull'eccessivo misticismo.. ma sarà per via delle musiche (stupende), o per il fatto di averlo visto a tarda ora, nella giusta serata e col giusto livello di stanchezza, questo film mi è entrato in testa, e per tutta la notte ha agito.. lasciandomi riflettere al risveglio su molte cose..
Mi ha assolutamento affascinato questo film: dalle ambientazioni alla trama. Questa sopratutto è un intricato puzzle di misticismo, razionalità e umanità, esattamente come lo sono la vita e la morte. Io credo il film sia diviso in 3 piani narrativi paralleli, non consecutivi: il Jackman presente-razionale, il Jackman nel libro e quello spirituale-mistico. Tutti e tre ambiscono all'albero in modi diversi per finalità diverse. Troppe interpretazioni e idee aperte ne fanno un film difficilmente giudicabile ma fonte di innumerevoli discussioni.
Proprio divertente: lo scherzo e' riuscito benissimo. Mi riferisco ovviamente ai punteggi altissimi e io ci sono cascato in pieno. Il film meriterebbe un 3 scarso, ma voto 1 per evitare che altri ci caschino.
Ho faticato a tenere un occhio aperto (tenerli aperti entrambi nemmeno a parlarne). Film da evitare come la peste, specie se non siete cultori del "misticismo alla Kubrick". Per dovere di cronaca, questo film e' stato un flop spaventoso al botteghino. Mi aspettavo qualcosa di meglio dal regista di "Requiem for a dream".