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World Trade Center

Opinioni presenti: 126
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

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Un gran film

(10/10) Voto 10di 10

Date la media così bassa, deduco che questo è un film non capito. la maggior parte delle opinioni negative lo definiscono noioso, poco cruento, con pochi effetti speciali, pochi momenti avvincenti e pochi atti di eroismo. ora, ammetto che questo è un film sì americano, sì buonista, sì fondamentalmente politically correct (anche se non schierato politicamente, per questo ringrazio stone), ma resta pur sempre un gran film che ha l'ardire di analizzare la tragedia dell'11 settembre dal lato umano, attraverso gli occhi e i sentimenti di chi l'ha vissuta, senza esuberanze, mirabolanti quanto inverosimili scene d'azione e soprattutto senza tirare in ballo complotti vari e fantapolitica. questo è un film su chi ha vissuto la tragedia, è un film sul dolore e sull'altruismo. che scene cruente vi aspettavate? vedendo qualche arto mozzato o qualche corpo schiacciato dalle macerie con fiumi di sangue vi sentireste soddisfatti? con queste aggiunte per voi risulterebbe un buon film? volete i grandi effetti speciali, vedere torri ed edifici che si sgretolano al millimetro, macerie infuocate che precipitano, scene apocalittiche che mostrano tutto e niente? andate a vedervi indipendence day, allora. volete gli eroi avvincenti, i salvataggi mozzafiato, i momenti di pura andrenalina? gli eroi in questo film ci sono, ma sono pur sempre umani, e come tali hanno i loro limiti, e a volte non possono fare altro che assistere impotenti a una tragedia. e' noioso? oh, scusate se un film sull'11 settembre si concentra di più sui sentimenti invece di mostrare crolli, esplosioni, fuoco e fiamme per due ore, per poi far arrivare gli eroi senza macchia e senza paura che sistemano tutto e salvano tutti. quello che è successo si sa, se volete le vostre due ore di crolli andate a vedervi un documentario, perché qui non ci si concentra sull'evento ma, ripeto, sulle emozioni di chi era là, di chi l'ha vissuto. se volete gli eroi onnipotenti, sappiate che non esistono mai, perché siamo tutti esseri umani. questo film serve a farci riflettere sulla natura umana, su quanto un essere umano puo' essere malvagio (gli attentatori, o chi per loro ha organizzato tutto, chiunque sia) o altruista, su quanto non si puo' essere mai del tutto al sicuro in questo mondo, su quanto le nostre certezze e la nostra serenità possono vacillare, su cosa si provi a perdere una persona cara. se trovate noioso tutto questo, se lo trovate una perdita di tempo, buon per voi, andate a noleggiarvi un bel film d'azione ma evitate di screditare un buon film con critiche non motivate e commenti superficiali.



Alessandro, 21 anni, Brescia (BS).




Un film intenso

(10/10) Voto 10di 10

Un capolvoro del cinema americano su un tema, per il quale il film è stato accusato, che doveva già essere affrontato da tempo. Oliver Stone ha diretto questo film con bravura e serietà come nessun altro regista saprebbe fare. La colonna sonora fa diventare questo film ancora più sconvolgente e aiuta a far capire il dramma di quelle povere persone che hanno vissuto davvero questo tragico fatto. Davvero bravi tutti gli attori sopratttto Nicolas Cage che trasmette con grande intensità al dramma realmente accaduto. Bella la colonna sonora, la fotografia ma soprattutto l'argomento.



Ezio, 26 anni, Avellino.




Toccante... ma solo per gli animi sensibili!

(10/10) Voto 10di 10

Da vedere assolutamente... fa paura perchè è successo tutto realmente...



Chiara, 19 anni, Caltanissetta.




Intenso

(10/10) Voto 10di 10

La cosa può sorprendere ma il film non spazia tanto nella spettacolarità dei crolli o nel derivante caos apocalittico, quanto nella vera storia dell'incredibile sopravvivenza di due soccorritori rimasti intrappolati nelle macerie e degli inesauribili sforzi compiuti dai colleghi per tirarli fuori. Inevitabilmente quasi tutto il film scorre claustrofobicamente al buio in una drammatica staticità, ma non degenera e non scade quasi mai in particolari forzature tragiche o patriottiche. Tenendo presente che Stone è stato il primo ad azzardare un film interamente suo sulla catastrofe dell'11 Settembre (prima di lui si erano cimentati 11 registi con altrettanti cortometraggi raccolti nel film "11 September 2001") e che l'ha fatto scegliendo una visuale defilata focalizzando l'attenzione su di un particolare anzichè su panoramiche più spettacolari, o politicizzate, credo che il risultato si possa definire soddisfacente.



Ivan, 34 anni, Siena.




Per ricordare e per non dimenticare mai gli avvenimenti dell'11 settembre attraverso questo film

(10/10) Voto 10di 10

I primi venti minuti di World Trade Center sono di uno splendore cinematografico tale da giustificare, in ogni caso, la visione di questo controverso racconto dell'11 Settembre. L'alba a New York, il giorno dei tragici avvenimenti, è visivamente impeccabile: i colori del mattino fra i grattaceli di Manhattan, mentre la città ignara si sveglia, non sono mai stati così ben rappresentati al cinema. Chiusa questa doverosa parentesi che rende merito alle capacità tecniche di Stone, il film ovviamente entra nel vivo quando il crollo delle twin towers sepellisce circa 2700 persone e con loro il sogno americano. Stone decide di raccontarci la tragedia attraverso la storia (vera) di due soccoritori che sopravvivono ma restano intrappolati tra le macerie. Il film diviene un'inno di speranza, un'agonia per la salvezza che alterna il dramma dei due protagonisti a quello di coloro che sono in attesa. Scelta questa strada narrativa il film di Stone, che non lesina momenti di sincera commozione, rimane imprigionato anch'esso sotto il peso di quelle stesse macerie finendo con l'essere troppo esplicito nel voler mostrare ciò che è palese. I dialoghi, le lacrime seppur credibili sconfinano troppo spesso nella retorica e nella banalizzazione del dolore che è già di per sè troppo intenso per essere raccontato tal quale. La realtà in tal senso travolge ogni finzione. Suggellando l'eroismo quotidiano e i tipici valori nazionali (patria, famiglia e religione), WTC diviene il film più "americano" degli ultimi anni. Una pellicola che per la prima volta nella filmografia del regista di Platoon è inaspettatamente "politically correct" e della quale l'immagine che rimarrà più a lungo impressa nella testa degli spettatori è l'impressionante veduta aerea della devastazione di ground zero. Davvero insostenibile nella sua tragica perfezione.



Stefano, 33 anni, Terni.





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