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Il regista di matrimoni

Opinioni presenti: 46
Media Voto: Media Voto: 5 (5/10)

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bellissimo

(10/10) Voto 10di 10

é triste constatare come in questo paese il cinema raramente ha degli spunti geniali. I registi, vedi vanzina, o pieraccioni, si adattano all'ignoranza abissale del pubblico italiano, erede una volta, di Machiavelli e Boccaccio,Fellini e Pasolini, oggi adusi ai "grandi fratelli" e ai cinepanettoni che fanno il pieno di spettatori. Del resto il Berlusconiano addormentamento della ragione da i suoi frutti. Ma il sonno della ragione genera mostri. Trovo il film di Bellocchio uno dei + belli degli ultimi anni, poetico, incisivo , originale, struggente, interpretato magistralmente dal nostro miglior attore contemporaneo.



Antonio, 60 anni, Napoli (NA).




Un piccolo capolavoro

(10/10) Voto 10di 10

E' semplicemente meraviglioso... sicuramente uno dei migliori film italiani degli ultimi anni... Delicato, intenso, a tratti struggente e angosciante (anche grazie alla splendida colonna sonora). Quando Bona parla nella chiesa ho una specie di nodo alla gola... grande interpretazione di entrambi i due protagonisti... Forse il voto più giusto sarebbe 9 ma dò un bel 10 perchè ho letto opinioni e commenti decisamente inadeguati...



Alessandro, 27 anni, Cagliari (CA).




Capolavoro

(10/10) Voto 10di 10

Un meraviglioso rifacimento in chiave contemporanea dei Promessi Sposi, ma allo stesso tempo vivente nel mondo di una antica Sicilia che poi è sempre la stessa da secoli. Problematiche passate e presenti, i dubbi: gli stessi di sempre. Un film che lascia perplessi, esilarati e ubriachi ad ogni suo passo se non fosse il regista che pian piano ci spiega, attraverso immagini, ridondanze, suoni, parole, dov'è che dobbiamo guardare per non perdere il filo. Magnifico il modo in cui prende un pò in giro lo spettatore...forse...facendogli credere di aver capito...anche se alla fine lui stesso magari si chiede: . Molto particolare; secondo me è decisamente da vedere.



Elisabetta, 24 anni, Roma (RM).




un bel film di Bellocchio!

(10/10) Voto 10di 10

Film veramente bello, non vedevo film così da un pò di tempo. C'è da dire che il film può lasciare un pò spiazzati soprattutto nel finale. Ed è proprio il finale che rende questo film quasi un capolavoro, infatti quello che noi vediamo nel film non è altro che un sogno, che viene fatto dal regista (Sergio Castellitto) mentre si trova sul treno. Comunque la realizzazione stilistica è di altissimo livello, e l'interpretazione di Castellitto veramente straordinaria. Tutte le scene che vediamo sembrano come filtrate dall'occhio del regista, e sono bellissime le scene dove lui si accorge di aver la telecamera nella giacca e si muove come se stesse girando un film. Bellissimo!



Peppe, 21 anni, Alcamo (TP).




Un intellettuale lungo macchiato, servito in tazza grande, per favore.

(9/10) Voto 9di 10

Leggendo varie opinioni sui più disparati film, mi rendo conto di quanto sia orribile la parola intellettuale; non tanto per il significato in sè, ma per l'abuso, lo stupro collettivo che viene eseguito innanzitutto sul termine (in generale), e in secondo piano sulla categoria (nello specifico). e' destabilizzante vedere quanto disprezzo venga impiegato nell'uso della parola in questione: "lo possono capire solo certi intellettualoidi" e "un film per intellettuali fissati". come se esserlo fosse poi una pecca. io ho sempre sognato esserlo e non sono mai riuscito..vedete un po' voi! c'è poco da disprezzare in chi ha apprezzato un film come questo: ha così tanti temi che non posso credere ci siano delle persone che non abbiano trovato neanche una chiave di interpretazione. l'unica spiegazione è che le menti di alcuni si ostinano a voler essere più contorte di quanto sia necessario. dunque, immagino sia difficile in tempi come questi, dove la mancanza di immediatezza è data per scontata, ma proverò lo stesso a far capire che la difficoltà di comprensione è solo concettualizzata: 1) franco disprezza il marito ultracattolico della figlia (din din primo tema, quello fondamentale del film), mi sembra chiaro che la religione sia vista come elemento puramente estetico rispetto alla società (feste di matrimonio forzatamente felicitanti, croci pirotecniche, chiese affrescamente riprese) 2)di qui lo spunto per il secondo tema: il matrimonio..di cui ci fornisce varie interpretazioni anche molto dirette (come tomba dell'amore, necessità di filmare una felicità solo apparente) 3)l'atmosfera onirica rende il confine tra realtà e immaginazione decisamente sottile (3^o tema), credo siano significative le scene riprese in soggettiva, a voler mostrare la cinematograficità del mondo circostanze. anche i personaggi contribuiscono a rendere il tutto più artificiale (la principessa triste, il nobile decaduto,etc) 4)la morte (ta dan) è in tutto il film: nel matrimonio girato alla spiaggia la figlia è creduta morta;"i morti comandano sui vivi", smamma si finge morto, quasi a voler dire che la morte è l'unica possibilità di verità che ci viene offerta. 5)per tutti quelli che si chiedono cosa significhi il finale, vi darò una parola chiave che vi illuminerà: finale aperto (wooooooow), che vale a dire che l'interpretazione è lasciata allo spettatore, e di elementi su cui tirare conclusioni ne ho citati solo 4, ma ce ne sono altri. se bellocchio avesse voluto romanzare (e non gliel'ho mai visto fare, quindi perché sorprendersi?!), avrebbe concluso con uno scambio di sguardi dei protagonisti sul treno e le due mani che si sfioravano, o chissà in quale altro modo banale...ma evidentemente non era questo l'intento! ora, se il cervello di alcuni è troppo impegnato a trovare collegamenti assurdi invece che occuparsi dei soli dati di fatto, sono solo problemi loro; ma vi prego, lasciate stare quei poveri intellettuali, che ancora non hanno deciso di impossessarsi del mondo.



Michael, 20 anni, Bolzano.





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