Di questo film ne parlano tutti come se fosse solo una sciocca commedia americana piena di luoghi comuni, la bella donna in carriera, questi americani tutti ricchi, il gay che veste firmato e la scrittrice ebrea anticonformista.
In realtà c'è molto di più. Almeno credo ci siano molti riferimenti alla società americana (e quindi occidentale) tra cui il sessismo affatto superato, l'idea del matrimonio come la ricerca di un'anestetica situazione priva di problemi. La volontà di annientare l'isteria femminile e così tutta la sfera emotiva nella vita di coppia.
Un film che merita molto di più (con una splendida Nicole Kidman) capace di farsi guardare da un qualsiasi pubblico senza rinunciare all'esternazione del proprio messaggio.
Forse non tutti sanno che La donna perfetta è il remake di un film del 1975 La fabbrica delle mogli di Bryan Forbes. Rispetto all'originale questa nuova versione è mostruosa soprattutto per il finale a lieto fine che fa perdere il vero senso del film. L'originale denunciava in chiave antimaschilista e anticonsumistica tutto l'orrore di una società dei consumi perfettamente armonica e integrata. Mentre la donna perfetta è una commedia banale, l'originale è un vero film Horror tanto da ispirare anche gli autori di Dylan Dog con l'albo Lama di Rasoio.
La trama è bella ed è divertente la satira sull'eccessivo femminismo dei nostri tempi che porta gli uomini a dover scegliere tra il diventare loro la donna o trasformare le proprie mogli in servizievoli robot, bello anche l'inizio che mostra il livello che probabilmente raggiungeranno i programmi televisivi ( se non l'hanno già raggiunto ), però il film è troppo scontato, già all'inizio si poteva capire il finale e i personaggi sono abbastanza stereotipati, la Kidman prova a cimentarsi in una parte diversa dal suo solito ma non gli riesce tanto bene, il finale poi è troppo banale!