Secondo me è un film fantastico, con tutti i luoghi comuni del preriodo.
Le scenografie quasi stucchevoli e i dialoghi al limite del paradossale rendono questo film la pellicola perfetta per un'ora di relax!
a me à piaciuto molto,specie i primi dieci minuti scoppiettanti e pieni di sarcasmo su reality show e mondo della televisione. Poi si ritorna su un filone più tranquillo e scontato fino a un finale prevedibile:Molto brava la Kidman ma anche gli altri interpreti non si concedono distrazioni. Da vedere senz'altro
una delusione per i fans della kidman (io sono uno di loro). la nostra nicole è sempre stupenda e la sua è una prova superba ma il film non sta in piedi. se il genere è la fantascienza ci sta tutto ma non che le donne della città siano contemporaneamente vive e controllate da cips installati nel cervello che possono essere annullati da un virus informatico e contemporaneamente robots che fanno funzioni da bancomat o mettono la mano sul fuoco senza accorgersene. tecnicamente demenziale.
"La fabbrica delle mogli" aveva un sottofondo di inquietudine che lo rendeva un film sinistro e credibile visto che erano proprio gli anni della prima grande frattura fra i generi. Frattura dolorosa e traumatica per entrambi.
Ora questo remake aggiornato e con variante finale cura di più la spuma che il contenuto ed è smaccatamente una commedia. Come commedia è divertente e davvero buffa è l' idea di voler redimere anche i gay-checca non per riportarli all' eterosessualità ma per sfrondarli di tutte le loro moine e gridolini e abiti di Dolce e Gabbana. Non convince il finale e fa solo confusione, apparendo cervellotico il colpo di scena che vede protagonista Glenn Close e poco approfondita l' alleanza fra i coniugi in base all' amore che rinuncia alla perfezione e accetta i difetti del partner. Infine Mattew Broderick: c' è di meglio!