concordo con la recensione di V. Chiari e vorrei riferire alcuni dubbi che la visione del film ha suscitato. allora è vero che i comunisti mangiano i bambini come sosteneva la propaganda anticomunista tout-court. non ho capito bene se il messaggio del film sia un tentativo di equiparazione tra mostri del capitalismo e del comunismo o una denuncia della crisi di valori successiva alla caduta del regime,oppure, semplicisticamente, una denuncia del sistema comunista. Forse niente di tutto questo, forse il film tentava di delineare l'effetto patologico di una dittatura su di una psiche fragile. in ogni caso il risultato non è stato felice, solo Mc Dowell ha tentato un salvataggio con la sua pur sempre bella interpretazione. non ha spessore il film, non ha chiarezza, è sostenuto dal senso dell'orrore e dell'efferatezza.
Mi sono accostato a Evilenko con il pregiudizio di star per vedere un film italiano che narra una storia russa con la superficialità, quindi, di chi sovrappone un po' di esotismo a uno svolgimento da "genere" serial killer giusto per renderlo appena originale. L'idea era anche quella di avere a che fare con un film realizzato con pochi mezzi e in famiglia, dopo aver notato che storia, sceneggiatura e regia erano dello stesso autore. L'utilizzo poi di un attore conosciuto ma un po' in disparte come Malcolm McDowell mi faceva pensare a esigenze distributive che nascondevano inconsitenza anche nel casting.
Quello che ho visto ha invece ribaltato tutto, e già dalle prime immagini. La storia è originale e ben svolta. Non vi sono automatismi evidenti nella struttura (nessuno schema tipo : inseguimenti 3, sparatorie 4, scene notturne 5, momenti commoventi 2, colpi di scena 3...) e la tensione è generata invece da inquadrature felici, da sequenze accattivanti e interpretazioni degne di attori di sicuro talento (non solo McDowell, comunque insuperabile nel ruolo!).
Il film non merita forse le dieci stelle, come dice un commento appena precedente il mio ma, da uno che di cinema ne ha masticato molto e che ne ha fatto materia di studio e di lavoro, mi sento di garantirgli un ottimo giudizio, fra i migliori dell'annata per quello che riguarda i film prodotti in Italia. Le otto stelle che gli assegno sono il riconoscimento che va agli ottimi film che possono essere considerati capolavori, pur di genere, e che non hanno timori reverenziali a confrontarsi sul mercato internazionale.
Non ha niente a che vedere con il silenzio degli innocenti,tutta un'altra storia,il protagonista e da premio oscar ,con il regista che ah confezionato questo film davvero interesaante,realista .
lo consiglio a quel pubblico perbenista.
da proporre a scuola chiaramente con qualche taglio (per minorenni)insomma anche gli italiani sono capaci di far cinema.
Grazie anche all'ambientazione veramente triste e malinconica del paesaggio "sovietico".la politica non c'entra, il regista ha voluto mettere in risalto un fatto realmente accaduto e un personaggio agghiacciante sconosciuto a molti.
mc dowell semplicemente fantastico....