Grazie anche all'ambientazione veramente triste e malinconica del paesaggio "sovietico".la politica non c'entra, il regista ha voluto mettere in risalto un fatto realmente accaduto e un personaggio agghiacciante sconosciuto a molti.
mc dowell semplicemente fantastico....
Grandiosa l'interpretazione di MacDowell, grande controparte di Csokas nel ruolo del magistrato e una fotografia documentaristica che calca la crudezza delle immagini.
Inutile criticarlo perchè parla della fine del Comunismo, sentendosi così coinvolti da rasentare il ridicolo: il film è ispirato al mostro della striscia di Bosco, Cikatilo, non poteva avere andamento diverso.
Davvero meraviglioso, David Grieco ha davvero offerto un film inquietante.
Congratulazioni a tutti gli attori, al regista, allo scenografo eccetera
chi critica questo film e' una persona che non sa aprire gli occhi alla crudelta' del mondo odierno
Sublime. Incancellabile. Commovente. Un film(one) che colpisce al cuore e all'animo, EviEnko è una pellicola basata sul romanzo "L'uomo che mangiava i bambini", tratto dalla storia vera del professor Andrej Romanov Cikatilo, che ha ucciso e mangiato 55 bambini nell'Unione Sovietica Post-Comunista, ed è stato conseguentemente giustiziato. Senza più ideali, senza più riferimenti, l'uomo comunista è solo, e non ha nulla su cui appigliarsi. Per lui i figli sono di tutti. Che bisogno c'è di fare l'amore, di fare un figlio. Tutti i figli, sono miei e tuoi. Nella pellicola una storia crudele quanto dolce, approfondita, tenue e allo stesso tempo sconvolgente. Tutto ci sta, perché il regista indaga e scruta dentro il personaggio, ce lo fa conoscere e comprendere, anche oltre la sua bestialità. Chiedersi se l'uomo è capace di simili atrocità è domanda inutile. EvilEnko era un uomo.
Un Malcolm McDowell (lo splendido, quanto spietato, Alex di arancia Meccanica) indignamente ignorato a qualsiasi premiazione, e un regista italiano che ci rende orgogliosi di una pellicola di simile qualità, David Grieco. Chi ha elargito commenti quali "lento e noioso" (stavo per fare i nomi, ma effettivamente non meritano proprio menzione), fa semplicemente ridere e non merita commenti. Un capolavoro, per gente che ha voglia di riflettere, su tantissime cose (l'uomo innanzitutto, la storia, la giustizia, e la pena di morte).