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Caterina va in città

Opinioni presenti: 190
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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Sorpresa

(7/10) Voto 7di 10

Devo dire che visto iniziato a vedere questo film con scetticismo visto che non vado matto x le commedie italiane, ma devo dire che questa mi e' piaciuta parecchio. fornisce allo spettatore uno spaccato del "mondo adolescenti" attuale. premetto di non sono un genitore,ma credo che sto film sia verammente uno strumento utile x dare un'occhiatina a cio' che ci puo' essere attorno ad un figlio/a e quindi stare in guardia. lo consiglio veramente a tutti in quanto oltre ad essere una commedia, che parla di giovanissimi, rispecchia tantissimo la vita della maggior parte dei comuni mortali.



Peppe, 28 anni, Acireale (CT).




a me è piaciuto tanto

(8/10) Voto 8di 10

Ho visto questo film in occasione di un'assemblea d'istituto tenutasi nella mia scuola. Il Film mi è veramente piaciuto,credo che abbia molteplici significati al suo interno:per esempio,l'esigenza di Caterina,trasferitasi da poco in una grande metropoli,di appartenere a un gruppo,farsi trascinare da una corrente,esigenza che non aveva invece quando viveva in quel piccolo paesino,dove le differenze sociali erano minori,e sicuramente molto meno evidenti. Importante da sottolineare, la classe divisa in 2,comunisti e fascisti,al primo giorno di scuola a Roma,e l'incapacità ingenua di Caterina di riuscire di discutere sull'argomento. Altro argomento,il padre che si sente schiavo,incapace di farsi sentire e di vivere in piena libertà in una società dove lui non riesce a trovare abbastanza importanza,a sentirsi realizzato veramente. Tristemente nota come sia impotente rispetto al padre di Daniela,uomo politico,e di Margherita,scrittore di sinistra,entrambi genitori di due ragazze amiche(in modo molto diverso)di Caterina. Comunque sono sicuro che mi capirà solo chi avrà visto il film.



Stefano, 14 anni, Acireale (CT).




Qualcosa di già visto ma qualcosa di speciale

(9/10) Voto 9di 10

Tipico schema della commedia all'italiana,ma Virzì e tutta un'altra cosa.Un film che ti fa pensare,Roma come due filoni:destra e sinistra. Noi,la gente non possiamo fare nulla di fronte alle intoccabili e ricche caste:il potente che fa quello che vuole,ti prende anche in giro.E tu ci credi.Alice Teghil con i suoi sguardi tristi è una sublime esordiente e le sue amiche non sono da meno. Bravissima la "girotondina" Margherita,figlia ineducata di una giornalista di sinistra, incapace di educare sua figlia.Ammettendo che la storia è già stata portata sullo schermo più volte da Virzì, rimane comunque incalzante. Dall'altra parte la figlia di un deputato An (Amendola) viziata,strafottente, bella e soltanto una tredicenne. Epico l'intervento dell'autista e il conseguente schiaffo alla bambina,presa nello spogliare un ragazzo. Voglia di libertà, a fuggire sono prima la bambina,confusa e presa in giro e poi il padre tradito da una moglie vagamente "gnorry"(esilaranti alcuni suoi commenti). Da quindicenne che abita in provincia sono rimasto stupito dalla furbizia e forse dalla cattiveria dello standard cittadino. Dopo questo film esci dalla sala un pò così,Virzì ha raccontato la nostra realtà,forse è questo che ci fa un pò paura.



Vittorio, 15 anni, Alassio (SV).




Bel film

(8/10) Voto 8di 10

Caterina va in città Recensione Caterina va in città è un film commedia ,di una durata di circa 90m ,uscito nelle sale cinematografiche il 24/10/2003 ,girato da Paolo Virzì ,con le musiche di Carlo Virzì e il soggetto dello stesso regista . Caterina è una ragazzina tredicenne che per vari motivi insieme alla sua famiglia ,da abitare in un paesino sperduto tra le montagne, si ritrova ad affrontare le difficoltà della metropoli ,ma non una qualsiasi ,l’ immensa Roma. Si ritrova in una classe divisa in due fasci politici , fasciste e comuniste, e nel corso del film si ritroverà in momenti con delle ragazze di una parte ,in un altro dall’ altra… Con questo film il regista ,Virzì ,ci fa riflettere sulle problematiche della odierna situazione italiana ,dando lieto fine a una storia che è tutto altro che commedia . Molti sono i personaggi che ,appunto, ci fanno pensare sulla disastrosa condizione odierna:dal padre di Caterina (Sergio Castellitto) classico professore , insoddisfatto del proprio lavoro ,sempre contro il governo e con ambizioni letterarie, alla madre di Caterina (Margherita Buy) incapace di distinguere la realtà dalla finzione, afflitta da un'abulia latente , alla stessa Caterina (Alice Teghil) ingenua, sprovveduta, vittima sempre sorridente. Cosa che fa più riflettere sono i ragazzi (o meglio le ragazze) della classe di Caterina ,si dividono in gruppi predicano e usando termini e compiendo azioni di qualcosa che la loro mente così stupida non riuscirà mai a capire (come quando usano dei termini risalente all’ epoca fascista )e a parer mio questa loro voglia di apparire intelligenti ,dà la conferma che sono solo delle ignoranti . Insorge anche l’ incapacità dei genitori di dare l’ esempio infatti troviamo :una ricca famiglia di intellettuali di sinistra, sconclusionati ed inconcludenti, incapaci di educare i propri figli, troppo impegnati ad impegnarsi; una ricca famiglia di destra, con tanto di padre sottosegretario (il bravo Claudio Amendola) con un passato fascista ed un futuro di forzato della democrazia, incapaci, anch'essi, di educare decentemente la propria prole, troppo impegnati a disimpegnarsi; e dei genitori che non ce la fanno più ,come il padre di Caterina,e lasciano tutto e tutti ,scappando come dei vigliacchi. La scena che mi ha colpito di più delle altre è stato quando i due rappresentanti dei due partiti ,in pubblico mostravano disuguaglianze e anche una certa forma di odio ,nel privato complottavano progettavano nuove cambiamenti per lo stato insieme . Questo film ricorda a tutti quanto e dura e amara la vi ma come dice Caterina nelle scene finali :l’ uomo e l’ unico essere che e può solamente guardare avanti senza mai girarsi indietro. Francesco Schiavariello



Francesco, 13 anni, Altamura (BA).




Bhè è un film.. che deve essere visto a mio parere

(5/10) Voto 5di 10

Film,come ho appena detto come " titolo", da vedere, ma non solo..un film.. quasi incompreso, ma che ti permette di ragionare.un film italia 2003, un paolo virzì in forma smagliante( che si occupa anche delle musiche)e accompagnato da francesco bruni,un montaggio veramente realistico di cecilia zanuso, interpreti e personaggi davvero molto sorprendenti,sorprendente a dirsi... un ' alice theghil, scovata tra migliaia di ragazzine è stata una scelta ottima,un sergio castellitto sempre convincente al massimo,e come sempre una margherita buy,discreta ma realistica.da non dimenticare un claudio amnedola,come inaspettata "news". in tutte queste opinioni, tranne alcune, non ho ancora visto una vera è propia opinione del tutto vera, è normale che ci sia chi è contro e chi non.. ma nessuna è stata del tutto giusta (a mio parere)è vero.. che x scrivere tutto, come vorrei fare io, in questo momento, impiegherò molto del mio tempo, e molto spazio di questa pagina..ma credo che bisogni parlare chiaro e in maniera equilibrata.una storia avvincente,che riesce quasi a colpirti, e riesci ad avvincerti perfino.qualche difettuccio, è normale che ci siano; a partire dalla prima cosa che è rimasta dentro di me subito guardando il film, ovvero: ma caterina, è veramente figlia di giancarlo iacovoni(castellitto)??? è una domanda interessante, se pensate, che quando"scompare", come dire... è più libera di prima, e nn si domanda neanche dove possa essere andando suo padre, xchè infondo credo.. che lo sia.. o almeno spero..!!!erroraccio x alcuni, nn x altri.e l 'interpretazione del ragazzo americano (poco più grande della protagonista)che osserva tutto, dalla famosa e ormai rivista e stravista "finestra di fronte", bhè si vede che a virzì, ha colpito molto quel film, ma meglio nn alludere troppo.un' altra domanda che mi sono posto è stata unicamente questa..: ma i ragazzi, adesso sono ridotti in questo stato?! è veramanete una realtà preoccupante, ragazzine tredicenni come donne vissute.. a partire dall' abbigliamento, fino ad arrivare al modo di parlare e di fare.una differenza tra destra e sinistra, che nn è più di tipo " politico" ma di "vita".ed una caterina, spaesata da questo mondo addirittura "strano" e incomprensibile.. penso che chiunque si sentirebbe cosi!!e poi, e poi,potrei stare qui a parlare ancora, e come se non bastasse nn potevo dimenticare la sorprendente margherita, coinvincente, goffa e ironica, ha saputo dare (per quanto possa), uno stile in più al film.a questo punto, potrei dirvi, che il film è anche accettabile, perchè infondo lo è.. ma rendetevi conto voi dopo quello che ho appena scritto se lo è fino infondo.complimenti per questo film, che ha attirato molta gente nelle sale dei cinema, ma che ha anche fatto molto scalpore per errori che potevano anche nn esserci.tutto sommato i film servono per riflettere e nn solo..i gusti son gusti .. si vede che a virzì è piaciuto mettere su un film stravolgente, ma che poi infondo non è nulla di chè.



E-competente-e, 47 anni, America.





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