Ok, probabilmente sono io che non capisco niente di cinema, lo ammetto. Ma l'ho visto in sala quando è uscito durante quelle rassegne serali dove solitamente il biglietto costa meno e l'unica cosa positiva è stata questa: non ho speso i soldi per il biglietto intero. Tempi morti, silenzi imbarazzanti, il pubblico che nei momenti drammatici scoppiava a ridere... ed io che a un certo punto mi accorgo che mi sto per addormentare. Ripeto, vedendo le altre opinioni probabilmente sono io (e gli altri presenti al cinema quella sera) l'ignorante, ma più di 1 a questo film non riesco a darlo.
assolutamente perfetto, bello bello bello...camera in spalla e via!
belli quei secondi interminabili in cui fissi l'attore, fissato dalla camera, e nient'altro...meglio di un qualsiasi effetto speciale.
consiglio di guardarlo a chi vuole vedere CINEMA
I fratelli dardenne ci hanno abituato con rosetta ad un cinema reale, un cinema che rispecchia la vita di tutti i giorni e le difficoltà che mano a mano si incontrano; come dico nel titolo trovo questo film migliore rispetto al precedente degli stessi autori, è più vivo, più toccante e soprattutto più parlato, narra la vicenda di un uomo che decide di insegnare l'arte della falegnameria al ragazzo che ha ucciso suo figlio, ovviamente all'insaputa di quest'ultimo.
i registi riescono a trasportare bene sullo schermo il contrasto interno del protagonista, indeciso sul da farsi quasi in ogni situazione, come se ogni minuto il cervello gli suggerisse qualcosa da fare senza però dargli spiegazioni plausibili.
ogni genitore che ha perso un/una figlio/a, per mano di un altro essere umano, si chiede il perché di quell'atto; così farà anche il nostro uomo, continuando poi la sua vita di sempre che consiste nell'aiutare le persone che hanno sbagliato e chissà che non continui ad aiutare anche chi gli ha tolto la vita a cui teneva di più.
bravi gli attori e grande passo avanti per i fratelli dardenne.
splendida e intensa opera dei fratelli Dardenne dove viene raccontato l'incontro fra un padre e l'assassino di suo figlio in un centro di formazione professionale per il recupero di ragazzi usciti dal riformatorio. MInimalista rigoroso serio ed attento con primi piani prolungati è il bellissimo cinema dei fratelli Dardenne.
Strepitosa l'interpretazione del protagonista Olivier Gourmet