già sulla carta un film fatto di ben 7 sotto-film non funziona, portando allo spettatore troppe trame non connesse (a parte i bambini naturalmente). inoltre alcuni, sofferenti forse semplicemente del poco tempo a disposizione, risultano davvero scontati e melensi, che non portano alla luce nulla di più di quello che già sappiamo, nonostante il tema certamente irreprensibile.
insomma il progetto è bello, ma la realizzazione, a parte alcuni episodi, 1pò inconsistente ed inconcludente.
Io l'ho visto a scuola, nel laboratorio pomeridiano " Cineforum". Penso sia un film che apre gli occhi alla realtà: noi che abitiamo nei Paesi " ricchi " del mondo, pensiamo alla povertà ed ai malesseri come a cose lontane dalla nostra vita e non ci accorgiamo che le abbiamo proprio sotto i nostri occhi, non ci ne facciamo neppure caso...ricordate: nei paesi del terzo mondo esistono fame, sete e bambini soldato ma in quelli ricchi pedofilia, crudeltà e bimbi costretti a rubare per mantenersi in vita.
Sono andato con la scuola a vedere questo film, poichè stavamo affrontando l'argomento dell'"infanzia negata". L'ho trovato davvero molto bello e toccante. Ho preferito certi episodi ad altri (ad esempio l'episodio dei fratelli Scott l'ho trovato molto bello, ma anche molto complicato da comprendere). Nel primo mi sono fatto anche molte domande che, nel corso del film, mi sembravano opportune, tipo:
- Scena iniziale: dei bambini urlando e con dei fucili in mano corrono attraversando un deserto. Gioco o Realtà?
- Scena a metà film: Tanza cammina con le scarpe in acqua. Comodità o Paura di perdere qualcosa a lui caro?
Mi sono piaciuti molto anche gli episodi di Kusturica, che riesce a deviare la situazione drammatica anche in scene esilaranti, e quello ambientato a S.Paolo. Non ho gradito a pieno, invece, l'episodio diretto da Woo.
Avrei preferito anche, al posto dei doppiatori italiani, i sottotitoli. Questo perchè, dal canto mio, tutte le lingue hanno una musicalità diverse e questo film poteva essere anche un modo per accostarle.
Impossibile non aver pensato alla politica di questi tempi, guardando questo film. I motivi sono evidenti.
Si tratta di un film senza dubbio che merita di essere visto se non altro per l'originalità dell'idea ed il fine di sostenere l'Unicef.
Dal punto di vista cinematografico ci sono episodi davvero riusciti ma altri decisamente meno. Anche la scansione disontinua del film ( ma non poteva essere altrimenti con 8 registi...) penalizza abbastanza fortemente l'esito finale della proiezione.