C'era una volta in Messico
Fino ad oggi molti non sapevano quale fosse il regista preferito di Robert Rodriguez ("Dal tramonto all'alba"), ma certamente il titolo di questo suo ultimo film leverà ogni dubbio. Che si tratti di un dichiarato omaggio Sergio Leone (anche se c'è anche qualcosa per John Woo) diventa chiaro dopo pochissime sequenze: primissimi piani, musiche epiche, duelli e rese dei conti che si trascinano avanti da anni. Rodriguez considera questo terzo capitolo del suo "Mariachi" (anche se in effetti il secondo è una sorta di remake del primo) come il suo "Il buono, il brutto e il cattivo" con le musiche di un Rio Bravo spagnoleggiante.

Il dialogo d'apertura tra l'agente CIA Sand (Johnny Depp / From hell) ed il suo informatore (Cheech Marin - che peraltro finalmente non muore nei primi minuti del film) ai limite del surreale ci proietta subito nel Messico onirico di Rodriguez, dove un agente della CIA, che odia tutto e tutti al di fuori della sua bella poliziotta, l'agente Ajedrez (Eva Mendes / 2 fast 2 furious), è deciso a rovesciare il Governo a favore del narcotrafficante Barillo (Willen Dafoe / Spider-Man). In realtà Sand vuole eliminare anche Barillo e per questo intende sfruttare il desiderio di vendetta del Mariachi (Antonio Banderas / Spy Kids) che dovrebbe eliminare tutti i golpisti e fare "piazza pulita". Le varianti in un piano così rappezzato sono praticamente infinite a cominciare dai mille doppiogiochisti: figli segreti, guardaspalle con piani ambiziosi, ex agenti con motivazioni personali e quant'altro. Alla fine l'unica soluzione possibile il confronto.

Un film surreale, coloratissimo e fracassone con personaggi decisamente "particolari" tra cui spicca un Johnny Depp, con tanto di braccio finto da borseggiatore, deciso ad uccidere un cuoco solo perché cucina troppo bene e bisogna mantenere bilanciato il livello generale. Musica accattivante ed un atmosfera più che leggera non potranno certo tradire le aspettative dei fans. Tecnicamente poi è ineccepibile anche se girato in digitale. Una sorta di esperimento sulle mille possibilità dei nuovi mezzi.

La chicca:
Banderas sfoggia una polsiera di cuoio alla mano sinistra, come il "Monco" ovvero Clint Eastwood in Per qualche dollaro in più.

Curiosità:
Le parti di Salma Hayek sono state girate in seguito per consentirle di terminare le riprese di "Frida".

Valerio Salvi

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