Lucky, re del deserto
Siamo nel 1914. Il puledro Lucky nasce in una nave da rifornimento tedesca che sta trasportando sua madre e altri cavalli in una città mineraria africana. Abbandonato presto al suo arrivo in un territorio sconosciuto, Lucky viene adottato da Richard (Chase Moore) un piccolo stalliere rimasto orfano. Ma quando gli abitanti della cittadina devono scappare per la guerra imminente Lucky resta di nuovo solo. Così si addentra nel deserto, conosce altri animali e fa amicizia con una ragazza boscimana che gli insegna a sopravvivere. Tornato nella città mineraria ormai distrutta, Lucky dovrà affrontare una nuova missione, cioè impedire a Caesar, lo stallone dominante, di diventare il capobranco. "Lucky, re del deserto" è ambientato in Namibia, spettacolare regione dell'Africa con il suo deserto del Kalahari il più antico del mondo e probabilmente uno dei più maestosi e che si estende lungo una costa frastagliata e poco ospitale dove sovente i marinai di molte navi sono andati incontro alla morte dando un velo di mistero a questa regione. Nonostante la zona sia poco abitabile, branchi di cavallo corrono lungo le dune del deserto; questi cavalli non sono chiaramente originari della zona ma sono riusciti ad adattarsi. In pochi sanno della loro esistenza e ancora meno sono riusciti a vederli o a fotografarli. E il film diretto da Sergei Bodrov (appassionato di cavalli) e scritto da Jean Jacques Annaud (evidenti le affinità con "L'Orso") riprende proprio l'avventura di questi splendidi animali: una storia universale sulla sopravvivenza, sull'amicizia, sull'amore e sul tradimento.
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