Lords of Dogtown
Dopo Thirteen, la regista Catherine Hardwick si è cimentata nella versione cinematografica del pluripremiato documentario "Dogtown and the Z boys" girato dallo stesso Peralta (che in quest'occasione compare in veste di sceneggiatore): "I Signori di Dogtown", altrimenti detti Z boys, che prendono il nome dallo Zephir, il negozio di tavole da surf in cui erano soliti bazzicare: Stacy Peralta (John Robinson, Elephant), Jay Adams (Emile Hirsch), Tony Alva (Victor Rasuk), che, negli anni 70, hanno rivoluzionato il modo di andare sullo skateboard, accomunando ad esso i movimenti e lo stile di vita del surf.
Questo film ci mostra come questi ragazzi hanno aggiunto volteggi e acrobazie allo stile classico dello skateboard e hanno avuto successo in tutto il mondo. Una classica storia di giovani poveri e disperati che ottengono la fama grazie alla passione e al talento, passando per la solita triade di sesso droga e rock n'roll, con esiti diversi per ognuno di loro.
Un film generazionale in cui diverse tematiche si fondono: la precaria situazione dei bassifondi americani con conseguente sgretolamento della famiglia e etica del lavoro, la gioventù ribelle degli anni 70, la passione sportiva, il desiderio di successo e tanta meravigliosa musica come non se ne sente più da tempo.
Il film parte in maniera davvero meravigliosa sulle onde del mare e le note di Voodoo Child e per tutta la prima parte la macchina da presa è incollata ai protagonisti mentre svolgono le loro pericolose evoluzioni sullo skate e le scorribande per le strade di Venice. L'uso della macchina a mano e di un montaggio nervoso danno esattamente l'idea della frenesia e del desiderio di quegli anni, nella seconda parte il montaggio perde di ritmo nel tentare di raccontare le sorti dei tre protagonisti una volta raggiunto il successo e divise le loro strade.
Sebbene gli eccessi dei ragazzi rimangono in secondo piano, il film riesce a non cadere nel becero scalpore e in facili sentimentalismi, lasciando un'impressione di onestà degli intenti.
Un buon film che risulta divertente anche per coloro che non sono patiti dello skateboard, con una colonna sonora davvero stupenda che comprende pezzi di mostri sacri come Stooges, T Rex, Deep Purple, Blue Oyster Cult, Devo, Pink Floyd e tanti altri.

La frase: "Quest'onda rompe 24 ore su 24, e noi fratelli, saremo i primi a skaitarla!"

Ilaria Ferri

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