In blu-ray Pokémon - Detective Pikachu e Godzilla II - King of the monsters

Creature che gli umani possono catturare, allenare e far combattere per divertimento, i Pokémon sono stati creati nel 1996 dal giapponese Satoshi Tajiri per alcuni videogiochi, sfruttati in seguito nell’ambito dei giocattoli, i libri, gli anime e gadget assortiti.
Un fenomeno di enorme successo mondiale che non poteva certo lasciare indifferente un popolo attento agli affari come quello degli americani, i quali, affidando la regia allo specialista in pellicole per ragazzi Rob Letterman, hanno deciso nel 2019 di mettere in piedi il lungometraggio cinematografico “Pokémon – Detective Pikachu”, la cui scommessa vinta è testimoniata soprattutto dalla eccellente fusione tra animazione tridimensionale e live action.
Insieme al giovane Tim, orfano di madre lavorante nel campo delle assicurazioni e interpretato da Justice Smith, ne è infatti protagonista il piccolo e giallo Pikachu suggerito dal titolo, Pokémom che aveva affiancato nella propria professione il padre del ragazzo, geniale detective misteriosamente scomparso.

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Nelle strade di Ryme City, dove Pokémon ed esseri umani hanno imparato a vivere in armonia, quindi, la oltre ora e quaranta di visione si costruisce sul progressivo sviluppo dell’amicizia tra i due, i quali, supportati inoltre dalla giornalista Lucy Stevens incarnata da Kathryn Newton, tentano di scoprire cosa sia accaduto all’uomo, venendo a conoscenza di una sconvolgente trama che potrebbe condurre ad altamente tragici eventi.
Con abbondanza d’azione e non poco dispendio di intrattenimento volto alla spensieratezza assoluta, al servizio di un prodotto per ragazzi dal sapore quasi supereroistico che Warner provvede a rendere disponibile su supporto blu-ray, oltretutto corredato di ricchi extra.
Non a caso, al di là di un commento audio di Mr. Mime, di un inizio alternativo e di un video musicale, abbiamo un making of diviso in cinque parti, due minuti in cui Smith parla del suo interesse nei confronti dei Pokémon maturato fin da bambino, una breve featurette ironica in compagnia di Ryan Reynolds (voce di Pikachu nella versione originale) e la possibilità di visionare il film in “Modalità detective”, ovvero scoprendo easter egg, dietro le quinte, curiosità e molto altro mentre scorre sullo schermo.
E, a proposito di miti della cultura su celluloide nipponica importati su suolo yankee, è sempre Warner a lanciare su disco in alta definizione “Godzilla II – King of the monsters” di Michael Dougherty, atto a riportare sul grande schermo i titani, ovvero i legittimi dominatori della Terra, per la quale gli umani rappresentano l’infezione da debellare.
Un sequel del magnifico “Godzilla” diretto da Gareth Edwards e che, destinato ad aprire nello scenario apocalittico della San Francisco devastata del 2014, provvede quasi subito ad introdurre la gigantesca falena Mothra.
Soltanto il primo kaiju (mostro giapponese) che l’agenzia di criptozoologia M.O.N.A.R.C.H. si trova a dover fronteggiare nel corso dell’insieme mirato a trasportare nel sempre più elaborato universo dell’effettistica digitale hollywoodiana d’inizio terzo millennio anche altri due colossi dalle fattezze preistoriche cinematograficamente lanciati nel paese del sushi: lo pteranodonte Rodan e il drago tricefalo volante Ghidorah.
Entrambi destinati, ovviamente, a scontrarsi con il lucertolone radioattivo più famoso dei fotogrammi in movimento; man mano che jet in volo, gente in fuga e devastazioni assortite contribuiscono all’alta spettacolarità del tutto.
Del resto, man mano che ritroviamo Ken Watanabe nei panni dello scienziato Ishiro Serizawa e che Charles Dance concede anima e corpo a Jonah Alan, eco-terrorista ossessionato dal desiderio di ristabilire l’ordine mondiale, l’operazione punta in maniera evidente ad apparire in qualità di rifacimento da centinaia di milioni di dollari di uno dei tanti titoli che, tra gli anni Sessanta e Settanta, hanno visto Gojira (come viene chiamato in Oriente il caro vecchio Godzy) e temibili avversari tutti insieme appassionatamente.
Quindi, immersi negli accattivanti toni cupi e freddi dispensati dalla fotografia di Lawrence Sher, non rimane che abbandonarsi dinanzi ad un liberatorio fanta-spettacolo a sfondo ecologista che, con lo scontro conclusivo risultante il maggiormente capace di colpire dal punto di vista visivo, riserva anche un’ultima sorpresina posta al termine dei titoli di coda.
Quattro trailer, cinque featurette riguardanti le diverse ambientazioni del lungometraggio, quattro brevi approfondimenti sulle creature qui tirate in ballo, quattro video relativi alle rivisitazioni 2.0 delle stesse, commento audio del regista, del produttore esecutivo Zach Shields e dell’attore O’Shea Jackson Jr, tre minuti di introduzione al cosiddetto Monsterverse, cinque di scene tagliate, quattordici sul rapporto tra l’uomo e la paura dei mostri nella storia del mondo, otto di sguardo alle tecnologie della M.O.N.A.R.C.H. e quattro riguardanti la giovane attrice Millie Bobby Brown, facente parte del cast, fanno infine da contenuti davvero speciali a “Godzilla II – King of the monsters”... da gustare rigorosamente insieme a “Pokémon – Detective Pikachu”.