In dvd Cosa fai a Capodanno?, La prima pietra e Hotel GagarinHome video a tutta commedia con Argentero, Amendola e Guzzanti di Francesco Lomuscio28 marzo 201912:09
Un piuttosto perverso politico in sedia a rotelle dalle fattezze di Alessandro Haber e la sua enigmatica accompagnatrice, in possesso di quelle di Vittoria Puccini.
Una femme fatale e signora dell’alta borghesia incarnata da Isabella Ferrari e il Ludovico Succio che sembrerebbe essere il suo toy boy. Sono quattro degli invitati in uno sperduto chalet di montagna in cui, a quanto pare, verrà consumata una notte di San Silvestro tra scambisti e dove è diretta, inoltre, una coppia di sposi in cerca di emozioni forti costituita da Riccardo Scamarcio e Valentina Lodovini.
Trailer italiano per Cosa fai a Capodanno? (2018), un film di Filippo Bologna con Luca Argentero, Ilenia Pastorelli, Alessandro Haber. 31 dicembre, strade di montagna e boschi innevati. Mentre la radio annuncia una tempesta solare, il [..] Sperduto chalet in cui vengono accolti tutti dai misteriosi Luca Argentero e Ilenia Pastorelli, i quali, insieme a due dipendenti di una ditta di catering dai connotati di Massimo De Lorenzo e Carlo De Ruggieri, completano il ricco cast di “Cosa fai a Capodanno?”, visto nelle sale cinematografiche a Novembre 2018 e ora disponibile su supporto dvd per Twentieth Century Fox, accompagnato da un brevissimo backstage nella sezione extra. Il “Cosa fai a Capodanno?” che rappresenta il debutto dietro la macchina da presa per Filippo Bologna, il quale costruisce una oltre ora e mezza di visione rivelando, fotogramma dopo fotogramma, segreti e verità nascoste nella corsa verso la mezzanotte. Una corsa verso la mezzanotte che, con l’interno della dimora a fare quasi da unica scenografia, tende in maniera evidente a privilegiare un’impostazione teatrale, prendendo dichiaratamente ispirazione sia da Quentin Tarantino che dal modo di fare black comedy di Joel e Ethan Coen. Una corsa verso la mezzanotte che, non priva neppure di momenti allucinatori, da un lato sguazza in mezzo a falli di gomma usati come puntali natalizi e “Il famoso punto 3G delle donne”, dall’altro non dimentica discorsi riguardanti l’immigrazione e i pregiudizi razziali; mentre una colonna sonora di vecchie hit spaziante da “Kobra” di Donatella Rettore a “La musica è finita” di Ornella Vanoni conferisce un certo aspetto nostalgico. Ma il Capodanno non è l’unica festività affrontata dalle recenti commedie tricolori, in quanto, spostandoci nell’ambito delle novità Warner in home video, è poco prima delle vacanze di Natale che si svolge “La prima pietra” di Rolando Ravello, derivato da un testo teatrale di Stefano Massini e il cui titolo fa riferimento a quella che un bambino musulmano intento a giocare con i compagni nel cortile della scuola lancia rompendo una finestra e ferendo lievemente il bidello e sua moglie, ovvero Valerio Aprea e Iaia Forte. Un curioso incidente che porta la coppia colpita a dibattere dell’accaduto con la maestra Lucia Mascino, la mamma del piccolo colpevole e sua suocera, rispettivamente interpretate da Kasia Smutniak e Serra Yilmaz, e, soprattutto, il preside Corrado Guzzanti, a quanto pare maggiormente interessato a far sì che si concretizzi l’attesa recita. Tutti al servizio di una situazione in interni che testimonia fortemente la matrice di partenza di cui sopra; tanto che la regia finisce per affidarsi quasi completamente alle performance sfoderate dagli attori. Man mano che emergono contrasti religiosi e che, con tanto di surreale gag a base di colla, l’evidente intento è quello di fornire attraverso toni leggeri un ritratto sociale dell’Italia delle integrazioni razziali d’inizio XXI secolo, in questo caso corredato di trailer e quattordici minuti di backstage nella sezione riservata ai contenuti speciali. E, tornando al sopra menzionato Argentero, rientra anche tra i protagonisti di "Hotel Gagarin” di Simone Spada, reso disponibile su disco digitale da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), con trailer, galleria fotografica e quasi quindici minuti di backstage quali extra. Infatti, affiancato da un Giuseppe Battiston insegnante di storia, Claudio Amendola, Barbora Bobulova, Silvia D’Amico e Caterina Shulha lo troviamo impegnato a concretizzare un manipolo di abitanti dello stivale del globo versanti in poco confortanti condizioni economiche e che si trovano costretti ad affrontarle, però, dopo essersi imbattuti in una singolare situazione: approdati in Armenia in quanto convinti a girarvi un film, non solo apprendono che nel posto è scoppiata la guerra, ma anche che il sedicente produttore Tommaso Ragno è sparito con tutti i soldi. Isolato nei boschi e circondato dalla neve, è quindi l’albergo del titolo ad ospitarli; fino al momento in cui trovano modo di inventarsi un’originale occasione di felicità consistente nel realizzare i sogni della gente locale utilizzando il materiale (soprattutto scenografico) che avevano a disposizione per concepire la pellicola. Un aspetto che richiama in un certo senso alla memoria il plot di “Be kind rewind – Gli acchiappafilm” di Michel Gondry, accomunabile al film di Spada anche a causa della scelta di mettere in piedi una storia a base di sogni, cinema e incontri. Una storia di speranza che, tra una ballata sulle note della vecchioniana “Samarcanda” e un paio di esilaranti equivoci dovuti al fatto che Battiston non sappia che la D’Amico svolga la professione di prostituta, include tra i volti presenti anche il veterano Philippe Leroy. Allora, non c’è che l’imbarazzo della scelta per trascorrere una spensierata serata casalinga dinanzi al lettore dvd con “Cosa fai a Capodanno?”, “La prima pietra” e “Hotel Gagarin”.
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