Dopo
Bernardo Bertolucci, un altro protagonista dello spettacolo ci lascia in questi scampoli finali del 2018:
è morto Ennio Fantastichini.
Ricoverato da due settimane a Napoli, è deceduto a causa delle complicazioni dovute ad una leucemia acuta.
Classe 1955, nato a Gallese, un paesino in provincia di Viterbo, si trasferì appena ventenne a Roma, dove frequentò l’Accademia di Arte Drammatica. La prima parte nel 1982, in “Fuori dal giorno” di Paolo Bologna, poi altri
49 film, almeno una quindicina di ruoli in tv, e perfino il teatro nella sua lunga carriera.
Molti i premi ricevuti, dal Nastro d’Argento per “Porte aperte”, diretto da Gianni Amelio, al Premio Europeo intitolato a Fassbinder sempre per lo stesso film fino al David di Donatello per “
Mine vaganti” di
Ferzan Ozpetek, nel 2010. Al grande pubblico resterà impresso però soprattutto per il personaggio di Ruggero Cantalupi, il “generone” romano interpretato al fianco di
Sabrina Ferilli in “
Ferie d’agosto”, di Paolo Virzì.
Oggi, la Casa del Cinema a Roma ospiterà il saluto di parenti, amici e spettatori con l’apertura della
camera ardente dalle 15 fino alle 19.30, mentre alle 20, in sala Kodak, verrà
proiettato “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek.