Tomb raider: la Lara Croft di Alicia Vikander approda in alta definizione

Diretto dal norvegese Roar Uthaug, "Tomb raider" abbiamo avuto modo di vederlo nelle sale cinematografiche italiane a Marzo 2018, ma occorre fare una premessa: la Lara Croft raccontata nelle quasi due ore di visione in questione non è la fredda e sarcastica donna creata da Toby Gard e protagonista, a partire dal 1996, dei videogiochi iniziati con "Tomb raider", bensì la insicura ed empatica ragazza che, ideata da Rhianna Pratchett, ha effettuato il proprio debutto nei reboot che hanno cominciato a prendere forma dal 2013.
Quindi, dimenticate del tutto la sexy Angelina Jolie che la incarnò due volte sul grande schermo, tra il 2001 e il 2003, in quanto, in un certo senso, è in qualità di prequel a quei lungometraggi che potremmo considerare la fatica uthaughiana, la cui Lara, inizialmente presa a lavorare come corriere sulle caotiche strade di East London riuscendo, a malapena, a guadagnare i soldi per pagare l'affitto della casa, è una ventunenne destinata ad essere coinvolta nella sua prima vera avventura.

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Una ventunenne in possesso dei connotati della svedese premio Oscar Alicia Vikander e di cui vengono spiegate le scelte che l'hanno resa una delle più grandi e famose eroine di tutti i tempi, rifiutatasi di assumere il comando dell'impero globale del padre Richard alias Dominic West e decisa una volta per tutte a risolverne il mistero della morte gettandosi alla ricerca della sua ultima destinazione nota: un'isola mitologica che potrebbe essere sita al largo delle coste del Giappone.
E la troviamo immediatamente impegnata a sfoggiare la sua abilità nello sfrecciare in bicicletta; man mano che si aggiunge al cast anche Kristin Scott Thomas nei panni di Ana Miller, dirigente decana della Croft Holdings, e che, in mezzo a presente e flashback più volte alternati, è il rapporto tra genitore e figlia a rivelarsi il nocciolo della vicenda.
Vicenda che, tra consueto utilizzo di arco e frecce e una esilarante apparizione per il comico britannico Nick Frost, sembra guardare più alle pellicole d'avventura del XX secolo che al variopinto fracasso di tante esperienze videoludiche rilette su celluloide, complice in particolar modo il dosato e tutt'altro che invadente ricorso all'effettistica digitale.
Del resto, mentre lo spietato Mathias Vogel interpretato da Walton Goggins figura quale leader di un gruppo di mercenari interessati ai resti mummificati della Regina Himiko, conosciuta come Madre della Morte, è impossibile non pensare alle imprese dello spericolato archeologo spielberghiano Indiana Jones dinanzi alla fase horror pre-epilogo e alla tesa, memorabile sequenza all'interno del fatiscente aereo risalente alla Seconda Guerra Mondiale che cade a pezzi sulle rapide.
Senza contare l'escursione a Hong Kong in cerca del Lu Ren dalle fattezze di di Daniel Wu, figlio dell'uomo con cui il defunto genitore della Croft era in contatto, al servizio di un cineVgame che è Warner Bros Entertainment Italia a rendere disponibile su supporto blu-ray.
Con esauriente sezione extra rappresentata da quattro featurette: "Tomb raider: uncovered" (sette minuti), in cui cast e team rivelano le difficoltà nel portare in vita le avventure di Lara Croft per la nuova generazione; "Breaking down - The rapids" (cinque minuti), per entrare insieme a regista e troupe nelle scene più incredibili del film; "Croft training" (sei minuti), mirato a mostrare l'allenamento affrontato dalla Vikander per il ruolo; "Lara Croft: Evolution of an icon" (quasi dieci minuti), atto ad esplorare la saga dai videogame alle trasposizioni filmiche.
Quindi, lasciatevi travolgere da "Tomb raider"... in alta definizione!