Liberami e Fratelli di sangue in dvd per MustangGli esorcismi di Liberami e la malavita di Fratelli di sangue in home video di Francesco Lomuscio30 maggio 201712:04
Aggiudicatosi il premio Orizzonti per il miglior film presso la settantatreesima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e distribuito nelle sale a fine Settembre 2016 da I Wonder Pictures, ha ottenuto anche una candidatura ai David di Donatello all'interno della sezione relativa ai documentari.
Diretto da Federica Di Giacomo, "Liberami" si concretizza in circa un'ora e mezza di visione che, in un inizio terzo millennio la cui cinematografia horror trasuda found footage, pov e mockumentary a base di possessioni e demoniache presenze, si propone di condurre realmente l'obiettivo della camera all'interno dell'esorcismo nel mondo contemporaneo. E lo fa concentrandosi in maniera principale sulla figura del veterano padre Cataldo, ovvero uno degli esorcisti più ricercati in Sicilia (e non solo), celebre per il proprio carattere combattivo ed instancabile; mentre ci si chiede fino a dove ognuno di noi, credente o meno, è disposto ad arrivare purché qualcuno riconosca il nostro male. Con Gloria, Enrico, Anna e Giulia che, insieme a tantissimi altri, seguono ogni martedì la messa di padre Caddeo alla ricerca della cura ad un disagio che non sembra trovare altrove risposte, né etichette; nel corso di un insieme su cui la regista precisa: "La domanda fondamentale non è tanto se Satana esista o no, ma, piuttosto, come sia possibile che la pratica dell'esorcismo diventi un appuntamento settimanale, una ritualità precisa, con aspetti inquietanti, ma comunque integrabile da ognuno, con le proprie strategie, nella vita di tutti i giorni. La possessione e la liberazione raccontati come qualcosa, quindi, in cui si può entrare ed uscire continuamente. La struttura del film si organizza intorno ad una successione di stati fra il quotidiano e l'anomalo come in una giornata interminabile con apici grotteschi che generano naturalmente, mantenendo ritegno, un pudore, un rispetto, su cose che rimangono ignote e su chi coglie la presenza del divino nel mondo".
Trailer italiano per Fratelli di sangue (2016), un film di Pietro Tamaro con Francesco Rizzi, Carlotta Morelli, Mirko Frezza. Il film segue le vicende di Antonio, detto il Camaleonte, e di Teresa Lupi. Il primo è appena uscito [..] Lo rende disponibile su supporto dvd Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), che, spostandoci nell'ambito della finzione, lancia in home video - con il trailer quale contenuto speciale - anche "Fratelli di sangue", debutto dietro la macchina da presa per il veneto Pietro Tamaro. Debutto prodotto dal televisivo Karim Capuano, che ne è anche interprete nei panni del famigerato boss Don Ferdinando, contro il quale sono due figure a portare avanti distinte lotte: il giovane commissario di polizia Teresa Lupi e l'Antonio detto il Camaleonte che ha appena finito di scontare dieci anni di carcere, ovvero Carlotta Morelli e Francesco Rizzi (premiati insieme allo stesso Capuano presso il New York City International Film Festival). Anche sceneggiatore del lungometraggio, è quest'ultimo - ossessionato dal pensiero di vendicare l'uccisione della sua famiglia, a cui ha assistito quando era bambino - a proporsi di seguire parallelamente il mondo dei difensori dell'ordine e quello della malavita; rappresentato, tra l'altro, dalla banda di vecchi amici che, intenti a prendere il controllo della zona, lo coinvolgono per sfidare proprio Don Ferdinando, sul quale indaga da tempo la poliziotta. Del resto, man mano che non manca il consueto spargimento di cadaveri e che viene ribadito che nessun segreto è tale per chi controlla la città, è in maniera evidente alle varie tipologie di produzioni incentrate su romanzi criminali tricolori che si riallaccia l'insieme, comprendente nel cast anche i veterani Maurizio Mattioli e Pier Maria Cecchini rispettivamente impegnati a ricoprire il ruolo del padre della donna e quello del questore Grimaldi. Al servizio di un insieme che, messo in piedi con basso budget e mille difficoltà tipiche dei lavori indipendenti e volto a ricordare che criminali si nasce e si muore, gode oltretutto delle efficaci musiche carpenteriane a firma di Marco Werba. Allora, preferite gli esorcismi di "Liberami" o la delinquenza di "Fratelli di sangue"?
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