La serie televisiva Radici rivive in alta definizioneWarner rispolvera la mini-serie televisiva che ha anticipato di oltre trent'anni il film 12 anni schiavo di Francesco Lomuscio15 luglio 201613:05
Chi, tra la seconda metà degli anni Settanta e l'inizio del decennio successivo non si è emozionato davanti alla sofferta epopea raccontata in "Radici", ovvero una delle più premiate mini-serie della storia della televisione, trasmessa per la prima volta in Italia da Raidue?
Firmata nel 1977 da registi quali Marvin J. Chomsky, John Erman, David Greene e Gilbert Moses partendo dall'omonimo best seller dello scrittore premio Pulitzer Alex Haley, chi ancora la ricorda non può essere rimasto indifferente nell'assistere alla storia di Kunta Kinte, africano deportato in America nel 1767 e che, nonostante le innumerevoli difficoltà, riusciva a dar vita ad una sua dinastia. Un racconto per immagini che prendeva il via dagli Stati Uniti del 1750, mostrando presto il protagonista quindicenne incarnato da LeVar Burton che, prima finito nelle mani degli slatì, membri di altre tribù ingaggiati dagli europei taubob per catturare schiavi, si ritrovava poi imbarcato dai negrieri con altri amici. Segnando l'inizio di un interminabile periodo che lo vedeva incatenato, venduto all'asta e più volte impegnato a tentare di fuggire per subire, poi, insostenibili punizioni. Dalle violente frustate a sangue all'arrivo della mutilazione di un piede; man mano che assumeva le fattezze di John Amos e che, assunto come cocchiere, sposava Mamy Bell alias Madge Sinclair per mettere al mondo una figlia.
Trailer in versione italiana per 12 anni schiavo (2013), un film di Steve McQueen con Chiwetel Ejiofor, Dwight Henry, Lupita Nyong'o. Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra civile americana, Solomon Northup (Chiwetel [..] E non mancarono altre brutte sorprese - tra violenze sessuali atte a generare figli di padri bianchi, combattimenti di galli e l'infuriarsi della Guerra Civile Americana - che Warner Bros Entertainment Italia provvede ora a riscoprire in alta definizione attraverso un imperdibile cofanetto costituito da tre dischi racchiusi in un'unica custodia amaray, a sua volta inserita in slipcase cartonato. Dischi dei quali il terzo, tra l'altro, dispensatore di oltre tre ore di contenuti speciali, a cominciare da ventisette minuti in cui importanti personalità di colore (tra esse gli attori James Earl Jones e Whoopi Goldberg) forniscono le loro testimonianze sull'argomento poi affrontato anche da Steve McQueen nel suo film premio Oscar "12 anni schiavo". Senza contare i venti riguardanti quale fenomeno rappresentò "Radici" e come cambiò la visione dei bianchi nei confronti dei neri, i ventitré sulla genesi del prodotto, i tredici che vedono attori del cast (e non solo) parlare dello schiavismo e i trentasei di intervista ad alex Haley effettuata da David Frost. Senza contare lo screen test originale di LeVar Burton, un documentario di oltre mezz'ora narrato da Louis Gosset Jr. (nella serie è Fiddler) e i ventinove minuti in cui gli attori parlano della tragica storia dei neri e di questa magnifica operazione televisiva, oggetto anche di un sequel del 1979 e di un remake del 2016.
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