L'uomo fiammifero e La dolce arte di esistere in dvd

Scritto con Giovanni De Feo e Pietro Albino Di Pasquale e visto nei cinema a Febbraio 2010, "L'uomo fiammifero" è il primo lungometraggio diretto da Marco Chiarini, trasposizione sullo schermo di un suo libro illustrato.
Un lungometraggio a basso costo che prende il via martedì 7 agosto del 1982, portandoci a conoscenza dell'undicenne Simone alias Marco Leonzi, costretto a trascorrere un'intera estate a casa nelle campagne teramane sotto l'occhio un po' feroce del padre, cui concede anima e corpo Francesco Pannofino.
Situazione che lo porta a organizzare una vera e propria evasione dall'abitazione dopo l'arrivo di Lorenza, interpretata da Greta Castagna; man mano che il tutto, ricordando un po' lo stile dei fumetti, è infarcito di didascalie e animazioni di disegni infantili.
Disegni sovrapposti alle immagini reali, tra giganti nani, gemelli a metà, maialini volanti e personaggi che parlano al contrario, tutti volti a popolare il fantastico regno che ruota attorno alla misteriosa figura del tizio del titolo, il quale viene di notte ad accendere luci e a indicare la via.
Mentre, con evidenti influenze da autori quali David Lynch, Federico Fellini e Tim Burton, quella che prende forma altro non è che una fantasiosa allegoria relativa al faticoso percorso della crescita, lontana dalla freddezza enfatizzata dalle odierne tecnologie che tempestano le moderne civiltà industrializzate e immersa nel colorato calore delle realtà rurali nostrane. Una fantasiosa allegoria che Mustang Entertainment provvede a rendere disponibile in un'edizione speciale costituita da due dvd: il primo contenente il film - visibile con commento audio del musicista e del regista o di quest'ultimo insieme agli sceneggiatori - affiancato da undici minuti in compagnia dello psicoterapeuta Giorgio Piccinino e da dodici di presentazione del giornalista Francesco Alò, il secondo interamente dedicato agli extra.

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Extra spazianti da un'intervista a Pannofino a quattro minuti di scene tagliate, passando per dieci di sguardo agli effetti speciali, trailer, rassegna stampa, galleria fotografica e un esauriente dietro le quinte diviso in più parti.
Mustang Entertainment diffonde in home video anche "La dolce arte di esistere", datato 2015, secondo lavoro di Pietro Reggiani, autore de "L'estate di mio fratello".
Trattasi di un elaborato concepito in digitale e che, in un mondo in cui si suppone esista l'invisibilità psicosomatica, ovvero dove le persone con difficoltà di relazione diventano letteralmente invisibili in determinate situazioni, racconta l'incontro tra Roberta e Massimo.
La prima incarnata da Francesca Golia e bisognosa di attenzione per non sparire, il secondo da Pierpaolo Spollon, ansioso e destinato a non poter più essere visto proprio quando, invece, gli altri lo notano.
Al servizio di oltre un'ora e mezza di visione che, decisamente interessante nell'idea di sfruttare la tematica dell'invisibilità - di solito oggetto di pellicole d'intrattenimento fantastiche - come metafora di una difficoltà ad affrontare la vita, non dimentica neppure di tirare in ballo speed date e reality televisivi.
Oltre un'ora e mezza di visione che, infarcita d'ironia e scandita dalla voce narrante di Carlo Valli, non poteva certo mancare di un omaggio al classico di James Whale del 1933; in questo caso oltretutto impreziosita da commento audio di Reggiani, nove minuti di making of, trailer e interviste ai due protagonisti.
Con Anita Kravos, Francesca Faiella e Rolando Ravello inclusi nel cast.