Rom romantiche, perfidie sarde e Neri Marcoré simpatico figlio di papà in dvd

Prima è stato presentato presso il Giffoni Film Festival, poi, nel Luglio 2014 ha raggiunto gli schermi delle sale cinematografiche, distribuito dalla coraggiosa e intraprendente Good Films.
Con il trailer quale contenuto speciale, a circa un anno di distanza "Io rom romantica" (2014) di Laura Halilovic approda nel mercato dell'home video digitale portando nelle case la colorata favola moderna della diciottenne Gioia alias Claudia Ruza Djordjevic, ragazza rom che vive insieme alla sua famiglia in una casa affidatale dal Comune di Torino, ma che non ha alcuna intenzione di obbedire al destino impostole dal padre.
Sulla linea di una sorta di autobiografia della stessa regista, infatti, seguiamo la ragazza che, tutt'altro che propensa a sposare un rom e perennemente affiancata da una coetanea, dopo aver partecipato con lei ad un casting per uno spot pubblicitario comincia a sognare di poter lavorare dietro la macchina da presa; appassionandosi non poco a Woody Allen (c'è anche un omaggio televisivo a "Manhattan") e cominciando ad affiancare un grottesco documentarista grazie ad Alessandro, meccanico cui concede anima e corpo Marco Bocci.
Con Lorenza Indovina coinvolta in un piccolo ruolo e inevitabili, vaghi echi da alcuni lavori di Emir Kusturica, soltanto il primo di una serie di interessanti titoli italiani sfornati in dvd da CGHV, che rende disponibile anche il drammatico "Perfidia" (2014), opera seconda del sassarese Bonifacio Angius autore del mediometraggio "saGràscia" (2011).
Opera che pone Stefano Deffenu nei panni di Angelo, il quale, senza amore né lavoro, si trova immerso nel grigio inverno di una anonima città di provincia spendendo le sue vuote giornate in uno squallido bar di periferia e sognando ad occhi aperti la più banale normalità; mentre il vecchio padre Peppino, ovvero Mario Olivieri, consapevole di non avere più tanto tempo da vivere e mai interessatosi al figlio, dopo la morte della moglie si rende conto di non sapere neppure chi egli sia.

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Ed è il loro avvicinamento quando ormai, forse, è troppo tardi a finire al centro di una storia di personaggi abbandonati a se stessi in una grande solitudine, su un pianeta Terra in cui, tra crisi economica e sfiducia nei confronti delle figure politiche, non sembra esservi né pieta, né speranza dove non esistono buoni e non vi sono cattivi.
Man mano che, tra un primo, non positivo impatto del protagonista con un lavoro in cantiere, visite sulla tomba della madre ed una enigmatica, quasi fantasmagorica ragazza dalle fattezze di Noemi Medas che entra improvvisamente nella sua monotona quotidianità, risulta sempre più evidente, in maniera triste, che la vita sia soltanto un imbroglio.
Fino al tutt'altro che banale epilogo di un crudo, altamente pessimista e, di conseguenza, realistico ritratto sociale qui accompagnato da trailer e galleria fotografica.
Per chi, invece, preferisce trascorrere una serata all'insegna delle risate e della leggerezza, la label lancia su disco "Leoni" (2014) dell'esordiente Pietro Parolin, con trailer, galleria fotografica e sette video alternati tra interviste e backstage quali contenuti extra.
Una commedia che vede Neri Marcoré impegnato ad incarnare Gualtiero Cecchin, arrogante figlio di papà che, ormai alle prese con la fine dei soldi, si arma di una buona dose di incoscienza per gettarsi nella produzione di particolari crocifissi in plastica riciclata destinati a rivelarsi, però, non poco pericolosi.
Figlio di papà che, in una regione Veneto di una Italia ormai allo sbando, sfida giorno dopo giorno su temi del quotidiano, questioni di eredità e di condivisione di spazi comuni il cognato Alessio Leopardi, sovrintendente di polizia interpretato da Stefano Pesce e sposato con la sorella Elisa, professoressa di matematica dal volto della Anna Dalton di "Niente può fermarci" (2013) che si ritrova ad avere a che fare con uno scandalo riguardante alcune sue immagini finite su internet.
Mentre, timorosa di morire, perennemente a letto e conscia sia del fatto che il potere non venga dal denaro, bensì dalla conoscenza, sia che vivere al di sopra delle proprie possibilità, prima o poi, porta sempre alla rovina, la veterana Piera Degli Esposti fa da genitrice ad entrambi.
Nel corso di un piuttosto originale insieme che, non privo di un quasi cartoonesco inseguimento automobilistico, di incontri con non molto raccomandabili individui e di occasioni per spingere lo spettatore a sorridere senza volgarità nel dramma, si provvede a ricordare che la vita è una gabbia di leoni, ancor prima che una arena.