Si ride in blu-ray con il secondo Scemo e più scemo e Scusate se esisto!

L'attesa è stata decisamente lunga, ma, a vent'anni esatti di distanza da quel mitico "Scemo & più scemo" (1994) che incassò globalmente quasi duecentocinquanta milioni di dollari segnando l'ingresso nell'universo della Settima arte per i fratelli Bobby e Peter Farrelly, in seguito autori, tra gli altri, di "Tutti pazzi per Mary" (1998) e "Amore a prima svista" (2001), i due scatenati protagonisti Jim Carrey e Jeff Daniels sono tornati a vestire i panni del sempliciotto Lloyd Christmas e dell'altrettanto sempliciotto amico per la pelle Harry Dunne.
Finalmente disponibile anche per il mercato dell'home video in alta definizione, infatti, "Scemo & + scemo 2" (2014) - sotto la regia degli stessi responsabili del capostipite - li vede nuovamente alle prese con una tanto movimentata quanto sgangherata avventura on the road.
Avventura che, dopo un assurdo prologo con catetere difficile da togliere (!!!), prende stavolta il via a causa del fatto che Harry di subire un trapianto di rene, per il quale potrebbe essergli utile la figlia che non sapeva di avere e della cui esistenza viene messo al corrente proprio dalla ex fidanzata Fraida Felcher, ovvero la veterana Kathleen Turner.
Man mano che la sempre più accentuata imbecillità del duo arriva anche ad intralciare in maniera involontaria il diabolico piano di due amanti; tra atti di disturbo durante una conferenza, un assurdo sogno atto a coinvolgere dei ninja e, addirittura, il ritorno di Brady Bluhm nel ruolo del non vedente Billy del 4c già presente nel capostipite.
Con la risultante di un ritmatissimo, divertente campionario di tanto assurde quanto comiche situazioni tutt'altro che destinate a far rimpiangere il film precedente e che 01 Distribution rende disponibile in custodia amaray inserita in slipcase cartonato, oltretutto senza risparmiare affatto in contenuti speciali.
Perché, al di là di tre trailer, un promo e cinque spot, abbiamo un inizio alternativo, sei minuti riguardanti la maniera di far ridere attraverso la stupidità, sette di papere, un making of diviso in dieci capitoli (con tanto di pareri dei fan), otto scene tagliate ed interviste a Carrey, Daniels, la Turner e agli altri interpreti Laurie Holden, Rachel Melvin e Rob Riggle. E non è finita, in quanto, con confezione analoga, la label sforna in blu-ray anche il nostro "Scusate se esisto!" (2014), diretto dal Riccardo Milani regista di "Benvenuto presidente!" (2013) con Claudio Bisio e al cui centro troviamo Paola Cortellesi impegnata a concedere anima e corpo a Serena Bruno, donna architetto dal talento straordinario che, dopo una serie di successi professionali all'estero, ha deciso di tornare in Italia gettandosi nell'avventurosa ricerca di un posto di lavoro e cercando follemente di farsi passare per quello che - a causa del suo nome - tutti si aspettano: che sia un uomo.

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Impresa che tenta di portare avanti supportata dall'elegante, bello e affascinante ristoratore Francesco alias Raoul Bova, con il quale finisce anche a convivere sotto lo stesso tetto per scoprire quasi subito, però, che a lui non piacciano le donne.
Del resto, mentre il ricco comparto attoriale include, nel mucchio, Ennio Fantastichini, Corrado Fortuna e la Lunetta Savino della fiction televisiva "Un medico in famiglia", non tarda a fare la sua entrata in scena neppure un esilarante Marco Bocci in versione gay; al servizio di una commedia il cui spunto è un reale, prestigioso progetto per la qualificazione del fatiscente complesso di periferia del Corviale approvato dal Comune di Roma e realizzato dal medesimo architetto donna che ha fatto anche da consulente per il film.
Complesso in cui risiede, tra gli altri, una romanissima signora destinata ad incarnare uno dei grotteschi caratteri sapientemente sfruttati nel corso della visione, come pure una anziana zia abruzzese dalla parlata incomprensibile; personaggi che non possono fare a meno di strappare diverse delle molte risate, regalate, inoltre, da situazioni come quella del massaggio ai piedi in aria di parodia di "Ghost - Fantasma" (1990).
Ma solo per ribadire l'importanza di riuscire sempre ad essere se stessi... e con quattordici scene tagliate, undici minuti di backstage, cinque di speciale, un trailer e due simpatiche clip in cui abbiamo cast e troupe danzanti nella sezione extra del disco.