Guerra, amore e sesso in dvd

Suo padre fu il regista di "Waterloo" (1970), kolossal targato De Laurentiis dominato da un cast primeggiato dalla presenza Rod Steiger nel ruolo di Napoleone Bonaparte. Probabilmente nel tentativo di dimostrare l'eredità di famiglia, Fedor Bondarchuk mette in piedi la sua personale rilettura della guerra di Stalingrado, associando l'anima blockbuster al revisionismo storico.
"Stalingrad" (2013), infatti, è il primo lungometraggio russo completamente prodotto con la tecnologia del 3D e trova finalmente distribuzione italiana, direttamente nel mercato dell'home video digitale, grazie a Sony pictures Home Entertainment, che lo correda ulteriormente di un dietro le quinte di undici minuti volti a rivelare segreti e aneddoti della sua realizzazione tramite le parole di crew e cast.
Cast al cui interno spicca il nome di Thomas Kretschmann (curiosamente interprete, nel 1993, di un film omonimo, come pure il regista tre anni prima) e che, con abbondanti dosi di spettacolarità, viene coinvolto in una storia riguardante lo stanziamento di due gruppi di soldati nella famosa vicenda di guerra: da una parte i russi, dall'altra i tedeschi, entrambi intenti a mantenere il controllo di un edificio di importanza strategica.
Fu presentato fuori concorso presso l'ottava edizione del Festival internazionale del Film di Roma, dove passò anche "Marina" (2013) di Stijn Coninx, il cui titolo è lo stesso del noto successo musicale che ha portato nel 1960 il suo autore Rocco Granata all'attenzione del pubblico mondiale.
Perché, campione di incassi in Belgio, l'insieme prende ispirazione proprio dalla storia giovanile del musicista di origini calabresi, il quale vi fa anche una apparizione nei panni del signor Fiocchi, venditore di strumenti musicali.
Una storia che apre nell'Italia del 1948, per poi spostarsi presto nella piccola città di Waterschei, dove la povera famiglia del piccolo Rocco, con le fattezze di Cristiaan Campagna, si trasferisce insieme al severo padre Salvatore alias Luigi Lo Cascio, costretto a lavorare in una miniera di carbone.

---

Un Rocco che assume i connotati di un ottimo Matteo Simoni teen-ager, quando diventa sempre più bravo nel suonare la fisarmonica e scopre, contemporaneamente, la rivoluzione musicale degli anni Cinquanta, tra jazz, pezzi italo-americani e Dean Martin.
Man mano che viene supportato nella sua passione dalla madre Ida, ovvero Donatella Finocchiaro, e che si rivela ispirato dalla ragazza fiamminga di cui è innamorato, figlia di un droghiere desideroso che lei frequenti un uomo decisamente più agiato dal punto di vista economico.
Nel corso di un insieme che, prodotto da Cristiano Bortone insieme ai fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne, viene proposto in dvd da Mustang Entertainment con un breve backstage e trailer quali extra e si rivela sì un biopic romanzato, ma senza celare affatto il tentativo di apparire come coinvolgente racconto su celluloide relativo alla discriminazione degli emigrati, non poco afflitti da grosse problematiche.
La Mustang Entertainment distribuita dalla stessa CGHV che rende finalmente disponibile su disco anche "Nymphomaniac vol.1" (2013), primo tassello del bollente dittico firmato dal controverso Lars von Trier e che tanto ha fatto discutere al Festival di Cannes 2014.
Tassello qui impreziosito da trailer, cinque clip pubblicitarie ed una intervista alla protagonista Charlotte Gainsbourg, la quale, trovata ferita e putrefatta per strada, durante la fredda sera di un gelido inverno, viene soccorsa da un vecchio con il volto di Stellan Skarsgård, che la raccoglie e la porta nel suo appartamento.
Appartamento dove lei, afflitta da cinquant'anni dalla ninfomania, mette l'uomo al corrente della sua storia; offrendo il giusto pretesto per dare il via a quasi due ore di visione che, tra dramma, sequenze di sesso esplicito ed una spruzzata di indispensabile ironia, tirano in ballo volti noti della Settima arte del calibro del transformersiano Shia LaBeouf, Uma Thurman e Connie Nielsen.
Passando alle novità targate Koch Media, invece, arriva su disco il belga "Alabama Monroe-Una storia d'amore" (2012) di Felix van Groeningen, travolgente ed appassionata avventura sentimentale al ritmo della musica bluegrass.
Candidato al premio Oscar come miglior film straniero, infatti, un elaborato ricco di esibizioni musicali nel raccontare di Elise e Didier, rispettivamente interpretati da Veerle Baetens e Johan Heldenbergh: la prima gestisce uno studio di tatuaggi e li sfoggia sul suo corpo, perché ognuno di essi accompagna il suo corpo e le sue emozioni, il secondo, invece, da sempre innamorato dell'America, terra di sognatori e delle infinite opportunità, suona il banjo in un gruppo.
A coronare il loro perfetto cerchio di felicità, l'arrivo della loro bellissima bambina.
Mentre l'elaborato viene narrativamente strutturato in maniera tutt'altro che classica e lineare e, con la malattia in agguato, trova ampio spazio la commozione.
Trailer, teaser e un making of di trentasette minuti motivano ulteriormente l'acquisto.