Vecchi e nuovi sapori di mare in dvd

Eugenio Franceschini e Matteo Leoni sono due compagni di università che, in viaggio nella Germania del 1983 per andare al concerto degli Spandau ballet, fanno conoscenza con una ragazza straniera per poi ritrovarsi innamorati entrambi, l'estate successiva a Forte dei marmi, di una diciassettenne con le fattezze della Katy Saunders di "Tre metri sopra il cielo", in vacanza insieme ai genitori Maurizio Mattioli e Nancy Brilli.
Sono solo alcuni dei protagonisti di "Sapore di te" di Carlo Vanzina (affiancato in fase di sceneggiatura dall'immancabile fratello Enrico), che, visto nelle sale cinematografiche nel Gennaio 2014, approda ora nel mercato dell'home video digitale sotto il marchio Warner, corredato di trailer e di due backstage (uno corto e uno lungo) all'interno della sezione riservata ai contenuti speciali.
Con Paolo Conticini bagnino e seduttore, una storia d'amore tra la laureanda Martina Stella e lo Steve McQueen di provincia Giorgio Pasotti e il ministro socialista Vincenzo Salemme, continuamente impegnato a tradire la moglie con la giovane e bella soubrette di "Drive in" Serena Autieri ed a ricambiare favori al già citato Mattioli, grottescamente tifoso della Roma, un piccolo romanzo sentimentale sotto l'ombrellone imbevuto di successi musicali - da "Time after time" di Cindy Lauper a "Se m'innamoro" dei Ricchi e poveri - e riferimenti ai modi di parlare tipici dell'epoca culminata con il crollo del Muro di Berlino.
Un piccolo romanzo sentimentale che, appunto, riallacciandosi proprio all'anno che chiudeva "Sapore di mare 2-Un anno dopo" di Bruno Cortini, ambientato nel decennio dei Sessanta come il suo predecessore vanziniano "Sapore di mare", intende tirare in ballo personaggi del tutto nuovi al fine di raccontare la prima metà del decennio reaganiano sotto il sole.
Perché, mentre trova spazio anche Andrea Pucci - affiancato da Valeria Graci - in aria di borghese milanese proto-Guido Nicheli nel corso dei cento minuti di visione, è nel 1985 che si svolge la seconda parte dell'operazione, orchestrata nella giusta maniera tra esperienze fedifraghe, coppie che nascono e altre che si dividono; man mano che ci si diverte, non mancano le emozioni e, soprattutto, si fa risentire quella nostalgia che raramente emerge dalla celluloide tricolore quando a tentare di evocarla non sono i sottovalutati figli di Steno.
Quella nostalgia che, con ogni probabilità, ha anche spinto Mustang Entertainment a recuperare su supporto dvd le due pellicole originali, la prima uscita nei nostri cinema all'inizio del 1983, la seconda nel Dicembre successivo.
Quindi, con un Jerry Calà in grandissima forma e che, dalla battuta sempre pronta sulla bocca, provvede anche a conquistare la bella Marina Suma in vacanza insieme ai genitori e al fratello Angelo Cannavacciolo, innamoratosi dell'inglesina Karina Huff, l'ottima occasione per riassistere ad un vero e proprio capolavoro della commedia tricolore; il cui cast viene ulteriormente arricchito da un Ugo Bologna esilarante industriale del Nord, un Christian De Sica ottimo nella parte del milanese ed una Isabella Ferrari il cui fidanzato intellettuale Gianni Ansaldi finisce in una vicenda alla "Il laureato" con Virna Lisi (aggiudicatasi il David di Donatello e il Nastro d'argento).
Sulle note, tra le altre, di "Perdono" di Caterina Caselli, "I watussi" di Edoardo Vianello, "Una lacrima sul viso" di Bobby Solo e, soprattutto, "Alla mia età" di Rita Pavone, la quale accompagna una bellissima sequenza di transito che, come pure il commovente finale commentato da "Celeste nostalgia" di Riccardo Cocciante, rientra tra i momenti più poetici del film e dell'intera carriera del Carlo subito dopo autore di "Vacanze di Natale".
Il Carlo che, come già precisato, lasciò a Bruno Cortini il timone di regia del sequel, che ambientato sempre in Versilia un anno dopo, fa a meno di Calà, De Sica, Suma e Lisi per coinvolgere, invece, Eleonora Giorgi nel ruolo di una giovane alla continua ricerca di un miliardario da sposare, Anna Pettinelli e Massimo Ciavarro destinati a portare scompiglio nel rapporto tra Ansaldi e la Ferrari e Mauro Di Francesco nella sua migliore interpretazione, autista invaghitosi di una ricca Pascale Reynaud e propenso a spacciarsi per ragazzo di famiglia facoltosa.
E, in questo caso, si punta maggiormente sul lato romantico e meno su quello comico, con "Sapore di sale" di Gino Paoli, "Azzurro" di Adriano Celentano, "Il mondo" di Jimmy Fontana, "L'amore" di Don Backy e "Acqua azzurra acqua chiara" di Lucio Battisti a popolare la folta schiera di hit al servizio di un riuscitissimo secondo capitolo infarcito di non poche situazioni memorabili (citiamo solo quella al tramonto sulle note di "Cento giorni") e mirato a ricordare che l'amore non si compra e nemmeno si eredita... prima di chiudere in maniera efficace con "Tropicana" del Gruppo italiano.