Movie Flash: I nuovi vampiri Gargoyle tra balletti e metafora anticapitalismo. / Curiosità / FilmUP.com

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Movie Flash: I nuovi vampiri Gargoyle tra balletti e metafora anticapitalismo.

Le affascinanti immagini mute, in bianco e nero, lasciano pensare che quello che scorre sullo schermo sia uno dei tanti prodotti degli Anni Venti contemporanei all'intramontabile "Nosferatu il vampiro" di Friedrich Wilhelm Murnau.
In realtà, accompagnato dalla frase di lancio "Tra il giorno e la notte, tra il teatro e il cinema un capolavoro…immortale", "Dracula-Pages from a virgin's diary", distribuito su dvd italiano dall'attivissima Gargoyle Video con trailer, breve incursione sul set e making of nella sezione riservata ai contenuti speciali, è il lodevole lungometraggio datato 2002 attraverso cui il canadese Guy Maddin - in seguito regista de "La canzone più triste del mondo" - traspone su pellicola il mito del conte succhiasangue più famoso della storia, esaltando le spettacolari coreografie del Royal Winnipeg Ballet.
Con il colore che fa occasionali apparizioni su alcuni degli oggetti presenti in scena e le immancabili didascalie per completare l'omaggio al cinema degli albori, si tratta infatti di un balletto orchestrato sulle sinfonie di Gustav Mahler, tra ballerini del bene e del male che roteano all'unisono volteggiando sui loro passi di sfida e il mostro che danza su note di oblio, tradendo la propria umanità nel prendere per mano l'amata Lucy per portarla al buio confortante delle tenebre.
Un disco corredato anche di piccolo interessante book all'interno, come pure quell'"…hanno cambiato faccia" che, firmato nel 1971 da Corrado Farina, la label romana riscopre in dvd dopo anni di irreperibilità perfino su supporto vhs.
Un atipico vampire-movie tricolore all'avanguardia in aria di metafora anticapitalista relativa al consumismo e alla tecnologia che, immerso nell'efficace, grigia atmosfera enfatizzata dalla fotografia di Aiace Parolin, vede il giovane impiegato Alberto Valle, con le fattezze di Giuliano Disperati, invitato nella villa del ricco ingegner Nosferatu interpretato dal grande Adolfo Celi, pronto ad offrirgli un importante ruolo alle sue dipendenze.
Con nutrita sezione extra comprendente diverse gallerie fotografiche e quattro rari cortometraggi ("Il figlio di Dracula", "Giro giro tondo", "Laudato sii, mio signore", "I tarli") realizzati dallo stesso Farina tra il 1960 e il 1970.