Movie Flash: In America si inaspriscono i divieti sul fumo.
Sembra un film, ma è la realtà. In America comincia l'era del divieto di fumo, anche se solo in video.
Da ora in avanti, negli Stati Uniti le scene di fumo diventeranno infatti un valido motivo per vietare i film ai minorenni. Lo ha stabilito la Motion Picture Association of America (Mcaa), la lobby del cinema americano che da 40 anni classifica le pellicole in base all'età degli spettatori.
Di fatto, fino ad oggi, si vietavano solamente i film dove fumavano minorenni, invece, a quanto sembra, da ora in poi si terrà conto di tutte le scene in cui si fuma, come quelle di sesso, nudo, droga, violenza o dove vi e' un linguaggio osceno.
La ratio di questo provvedimento, apparentemente esagerato, viene spiegata dal responsabile esecutivo della Mcaa, Dan Glickman: "Nessun genitore vuole che i figli prendano l'abitudine" di fumare, ha spiegato, "la risposta giusta del sistema di rating e' di fornire più informazione ai genitori".
La lobby del cinema ha comunque limitato le richieste degli "ultras" antifumo che volevano obbligatoriamente classificare come R (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati) tutti i film dove appaiono sigarette per qualsiasi motivo.
Infatti è stato posto un discrimine ben chiaro: i divieti ai minori scatteranno solo per le scene che rendono positivo il fumo o per film dove il fumo e' diffuso, ma si terrà conto del contesto storico o di altri fattori mitiganti. E comunque il criterio di restrizione andrà in vigore solo per i nuovi film: i minori potranno continuare a vedere gli attori dei vecchi film che consumano raffiche di sigarette in una nuvola di fumo soffocante, ma di grande effetto scenico.
FilmUP.com
(11 maggio 2007)
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