Ogni giorno i racconti di ciò che accade di contorno alla Mostra: gossip, arrivi, partenze, ecc...
a cura di Daniele Sesti
Cronache Mostruose del 05.09.2003
Venezia, Venerdì 05 settembre 2003
21 GRAMMI DI...
Con "21 grams" di Gonzales Inarritu, ieri sera è stato proiettato l'ultimo dei film in concorso presenti nella sezione principale della mostra.
Se ci si vuole divertire, possiamo dire che lo stile del film del regista di "Amores perros", può essere assunto a paradigma della mostra nella sua interezza. Il film, infatti, è caratterizzato da un montaggio complesso che scardina la priorità temporale degli eventi narrati inventando un puzzle le cui tessere trovano un ordine compiuto solo con le ultime scene.
E' un po' quello che succede ad una mostra del cinema dalla durata di dodici giorni con tre sezioni principali, più una sezione collaterale, più proiezioni speciali, più retrospettive ed omaggi. Un collage di immagini, suoni, battute, visi, sorrisi e pianti che turbinano tra una proiezione ed una conferenza stampa, tra una fila per entrare ed un hot-dogs mangiato in fretta e furia.
Quanto di ciò che abbiamo visto o sentito rimarrà attaccato al nostro tessuto connettivo?
Quante di queste sensazioni riusciremo a ricordare?
In conclusione, quanto è cambiato della nostra vita?
Difficile dirlo quando si è ancora ubriachi da questo informe e frenetico pastiche di suoni e colori.
Però, se mi è consentito dare un consiglio agli organizzatori, peraltro in questi giorni subissati dai "consigli" degli spettatori inferociti per le lunghe code per entrare che spesso si sono rivelate inutili, li inviterei a riflettere su un "fiore del Corano" di Monsieur Ibrahim:
"Il segreto delle felicità è la lentezza".
CIAK SI SBAGLIA
Il mensile di cinema CIAK, qui presente in una edizione quotidiana, nei giorni scorsi è incorso in alcuni errori grammaticali che gli attentissimi critici della mostra hanno subito segnalato.
In prima pagina abbiamo letto "raggazzi" e al cognome del direttore è stata aggiunta un'ulteriore "esse" diventando Detassiss...
In una breve ma divertente nota, la rivista si è scusata impegnandosi a "non rippetere errori del gennere". Molto spiritosa la risposta che apprezzo per l'arguzia e l'ironia.
Anche a Ciak, però, consiglio di seguire il fiore di Monsieur Ibrahim, sopra riportato.
IL TITOLO DI BELLOCCHIO
Per il titolo del suo film, Marco Bellocchio si è ispirato ad una poesia di Emily Dickinson: "Buongiorno Mezzanotte / Sto tornando a Casa / Il giorno si è stancato di me / Come potrei io di lui?"
Sono già state fatte delle magliette con sopra stampigliato il primo verso della poesia che ieri sono state vendute a centinaia.
Quando il merchandising impera...
A CONCLUSIONE
A conclusione di queste cronache diamo ancora una volta voce al popolo dei graffiti. Ce ne uno esemplare a dimostrazione dell'amore estremo ed incondizionato che il pubblico nutre verso la mostra e la città che la ospita:
"Venezia: Asfaltiamola!"
Esagerato.
di Daniele Sesti
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