Ogni giorno i racconti di ciò che accade di contorno alla Mostra: gossip, arrivi, partenze, ecc...
a cura di Daniele Sesti
Cronache Mostruose del 27.08.2003
Roma, 27 agosto 2003
Ebbene sì, ci siamo.
Questa sera con Anything Else di Woody Allen, il regista americano più amato dagli europei, ha inizio la 60° mostra del cinema di Venezia.
Una pletora di giornalisti, produttori, distributori, esercenti è in partenza per il Lido veneziano al fine di criticare, valutare, scartare, scegliere ed acquistare quel che di buono, la fiera del cinema riuscirà ad offrire.
Il loro e nostro compito non sarà facile. Basta dare un'occhiata ai numeri della Mostra per rendersene conto.
143 sono le pellicole che verranno proiettate. Di queste 86 appartengono alla nobile categoria dei lungometraggi, 57 invece, ai sempre più apprezzati corti o mediometraggi.
34 i titoli in concorso nella sezione principale (20 lungometraggi e 12 cortometraggi), 18 i lungometraggi in concorso nella sezione Controcorrente più un evento speciale (cosa vorrà dire? Comunque si tratta dell'ultimo Greenaway...) e 7 le pellicole selezionate ( + 2 lungometraggi) per la Settimana Internazionale della Critica dedicata ai giovani autori di opere prime o seconde.
64 i titoli della Sezione sperimentale denominata Nuovi Territori.
10 sono i lungometraggi fuori concorso - tra cui spiccano i titoli più succulenti, basti pensare a l'ultima opera dei fratelli Cohen "Prima ti sposo, poi ti rovino" [Intolerable Cruelty] con Clooney, la Zeta-Jones, Billy Bob Thornton e Geoffry Rush o a "Matchstick Men" di Ridley Scott con Nicolas Cage - e 2 i cosiddetti eventi collaterali (Luciano Emmer e Miguel Hermoso).
Infine 5 le proiezioni speciali previste di cui, questo sì un evento davvero speciale, la copia restaurata di Summer Madness (Tempo d'estate), di uno dei più grandi registi di tutti i tempi. Parliamo di David Lean, naturalmente, che in questo film del '55 dirige Katherine Hepburn, Rossaano Brazzi ed Isa Miranda in una storia d'amore ambientata, guarda caso, proprio a Venezia.
Insomma, per il momento sono solo freddi numeri. Da domani vedremo se riusciranno a scaldarci il cuore.
di Daniele Sesti
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