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Conferenza stampa
"Mi Presenti i Tuoi?"
Intervista a Barbra Streisand, Dustin Hoffman e Ben Stiller.
di FilmUP.com
Non hai mai pensato di usare i tuoi veri genitori per il ruolo dei Focker nel film?
Ben Stiller: Ho lasciato che del cast si occupassero Jay ed i produttori. Non ho mai avuto la minima idea di dire ai ragazzi "Hey, mettete i miei sotto contratto!" Penso che per me sarebbe stato un po' assurdo fare un film con loro, pazzesco dal punto di vista psicologico. Avrebbe creato un po' di confusione nelle relazioni con i miei genitori. È come ha detto Barbra, non ci devi mai pensare… ma queste cose poi davvero hanno delle ripercussioni sulla tua vita reale. Mio padre si comporta come Dustin, gli piace essere irascibile ed invadere i miei spazi per farmi impazzire. È qualcosa di asfissiante e allo stesso tempo estremamente affettuoso che non puoi capire finché non hai un figlio tuo, finché tu stesso non diventi padre. Un tipico sentimento da genitore. Ho una figlia di due anni e mezzo e tutto ciò che voglio è abbracciarla e baciarla; lei di questo si sta già stufando (ride). Non lo capisci come figlio fino a quando non ne hai uno tuo.
Dustin e Barbra, come avete fatto a mantenere l'energia e l'attrazione sessuale sul set?
Barbra Streisand: Non c'è stato bisogno! È tutto naturale e spontaneo!
Dustin Hoffman: (batte la mano sul tavolo) Quando ho letto il copione abbiamo parlato del fatto che lei è una terapista che si occupa di problemi sessuali. Ho parlato con Jay: vado sempre avanti quando mi imbatto in cose che non mi piacciono nei film. La maggior parte delle scene di sesso che ho visto nei film sono volgari. Non ci posso credere: una lingua che arriva fino in gola, poi c'è sempre un montaggio dove la cinepresa inquadra prima le mutande sul pavimento poi sale sul letto e trovi lui sopra di lei, improvvisamente vedi un colpetto e ogni volta è sempre lo stessa scena. Allora cosa possiamo fare per farlo sembrare reale, verosimile? Barbra ed io ci conosciamo da quando abbiamo iniziato la nostra carriera e nutriamo un certo affetto l'uno nei confronti dell'altra. Inoltre pensiamo la pensiamo allo stesso modo e cioè che il sesso non è sesso nel senso letterale del termine. È questo: (inizia a baciare Barbara, a stringerla ed a toccarla). È questo e non l'hai mai visto.
Barbra Streisand: É molto naturale, spontaneo, anche infantile. Penso che Dustin sia molto disponibile. Mi da anche un supporto in un certo senso perché noi improvvisavamo molto, sia come attori che come persone. In altre parole, se in una scena dico qualcosa che non è a copione lui dice "Ascoltatela, ha ragione!" É una cosa molto bella da fare in un matrimonio, supportare il proprio partner. È anche una gentilezza di Dustin nei confronti di Barbra. É vero, reale.
Vi conoscevate da molto tempo ma non avevate mai recitato insieme in un film. Questo ha cambiato il vostro rapporto?
Barbra Streisand: Stiamo lasciando i nostri rispettivi partner e stiamo per fuggire insieme!
Dustin Hoffman: È una domanda interessante. In tutti questi anni non abbiamo mai socializzato, nonostante ci conoscessimo. Io andavo a sentire i suoi concerti ma ero anche impegnato con le mie cose, lei con le sue. Io vivo su di una costa, lei sull'altra. Credo che a nessuno dei due piaccia la vita mondana delle feste; sia a lei che a me piace stare a casa. Ma, tutto sommato, tra di noi c'è sempre stata complicità, familiarità, e siamo diventati degli amici molto intimi lavorando giorno per giorno l'uno di fianco all'altra. È interessante che l'intesa sia rimasta identica, forte come allora.
Vi ricordate qualche aneddoto legato al periodo in cui entrambi frequentavate la scuola di recitazione?
Dustin Hoffman: Una volta ho detto che quando ci siamo incontrati al Thether Studios di New York per la prima volta eravamo solo bidelli che lavavano le latrine. Adesso ci ridiamo su ma lei mi odia quando lo ricordo.
Barbra Streisand: All'epoca era ancora un ragazzaccio. Questa storia la raccontò durante la serata in cui l'AFI (American Film Institute) mi assegnò un riconoscimento. Ma la verità è che lui, e lui solo, era il tizio che si occupava della pulizia delle toilette. Non ho mai pulito le latrine! Io facevo la baby-sitter per pagarmi le lezioni. Allora eravamo solo compagni di classe. Dopo la serata dell'AFI lo chiamai e gli dissi "Non dire che pulivo le toilette con te. Sai che non l'ho mai fatto. Io facevo la baby-sitter". Ma lui disse "Si ma la mia storia è migliore della tua". Io gli risposi che credo solo alla verità.
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