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Conferenza stampa
"Mi Presenti i Tuoi?"
Intervista a Barbra Streisand, Dustin Hoffman e Ben Stiller.
di FilmUP.com
Signor Hoffman, poco tempo fa lei è diventato nonno. Che sensazione le sta dando questo nuovo ruolo? Se la sente di dare qualche consiglio alle giovani coppie di genitori?
Dustin Hoffman: È tempo per me di essere nonno (ride) prima di essere padre. Non mi dà alcun fastidio. Lo stereotipo è quello di sentire gente che sta per diventare nonno o nonna e dice "Io non voglio essere chiamato nonno o nonna!". È divertente. È meraviglioso. Si prova un sentimento straordinario perché ti avvicini al momento in cui dovrai morire e ti dicono che hai fatto un salto generazionale. In altre parole, sei più simile ai tuoi nonni che ai tuoi genitori. Questo è quello che senti, no?
Barbra Streisand: No, non l'ho mai sentito.
Ben Stiller: No, neanche io.
Dustin Hoffman: Beh, quando guardo Gus - è questo il suo nome - quando lo guardo riesco a vedere che dentro di lui c'è parte di me. È un sentimento differente da quello che avevo nei confronti dei miei figli. Penso che anche loro abbiano qualcosa di mio ma la magia è che… lui ha qualcosa di più. È un miracolo e io non so spiegarlo a parole.
Signora Streisand, lei ha anche un figlio adulto nella realtà. Cosa fa lui adesso e in che modo è fiera di lui?
Barbra Streisand: É un incredibile artista e sta facendo molto bene nel suo campo. Ha realizzato diversi film e uno di questi è apparso al Sundance Festival. É molto dotato artisticamente, scrive anche musica. Si è avvicinato all'arte intorno ai 15 anni, ora disegna delle splendide illustrazioni che posso essere utilizzate per libri o possono avere qualsiasi altro uso, le chiamano 'Straight Words'. Stanno per essere pubblicate. Speriamo bene! Sono delle massime, degli aforismi che vengono poi illustrati; in una Jason ha disegnato qualcosa di meraviglioso: la faccia di un uomo con un lacrima, come Picasso. É bellissima e sopra c'è scritto: "La purezza della tristezza non si trasformerà mai in pazzia". Possiamo dire che sono pensieri disegnati.
Dustin Hoffman: Un'altra cosa. Io mi sento esattamente come i due Focker: non puoi dare a un figlio troppo amore. È impossibile.
Avete parlato di politica durante le riprese o le questioni politiche sono venute fuori in altri modi?
Barbra Streisand: Siamo apparsi tutti alla stessa serata per la raccolta di fondi a favore della campagna di John Kerry. Mettiamola così.
Ben Stiller: Più che altro è venuto fuori qualche volta durante le prove. Nulla di previsto. Il discorso politico è venuto fuori e basta. Abbiamo lavorato sul film per 3, 4 anni. Ci sono voluti circa 3 anni e mezzo perché Jay portasse il film ad essere quello che poi abbiamo visto. È sempre stato così: nell'idea originale del film i genitori di Greg dovevano essere molto diversi dai Burn (i genitori di lei).
Un seguito al primo film è sempre stata una certezza, vero?
Ben Stiller: Non finché non abbiamo avuto una storia che tutti ritenessero abbastanza buona e divertente. Per questo ci abbiamo messo un po' a realizzarlo. Anche perché, subito dopo aver finito di girare il primo episodio, hanno iniziato a scrivere un'altra storia e ci sono voluti un sacco di copioni-prova e diversi scrittori per arrivare dove siamo arrivati, dove tutti volevano arrivare.
Eri emozionato all'idea di avere Barbra e Dustin come tuoi genitori?
Ben Stiller: Estremamente. Quando abbiamo parlato e ci siamo confrontati su come i genitori avrebbero dovuto essere, Dustin e Barbra avevano mille idee e progetti sui personaggi che ci sarebbe piaciuto vedere nella pellicola.
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