06 Febbraio 2013 - Conferenza
"Broken City"
Intervista con il protagonista e produttore
di Francesco Lomuscio

Come da sue parole, con ogni probabilità lo rivedremo presto non solo nel quarto "Transformers", sotto la regia del Michael Bay che già lo ha diretto in "Pain & gain", ma anche impegnato sul set di "Ted 2", nuovamente affiancato dal tanto sboccato quanto simpatico orsacchiotto del titolo. Ormai più che collaudato volto del cinema d'azione a stelle e strisce, fin dai tempi del sottovalutato "Il grande colpo" (1998), il bostoniano Mark Wahlberg torna sul grande schermo con "Broken city" di Allen Hughes, di cui è anche produttore, nel quale veste i panni dell'ex poliziotto Billy Taggart, in cerca di redenzione dopo essere stato ingannato dall'uomo più potente della città di New York: il sindaco, con le fattezze del premio Oscar Russell Crowe. Approdato a Roma per presentare alla stampa il film, il cui cast comprende anche Catherine Zeta-Jones, ha approfittato anche per dire la sua in fatto di pronostici riguardanti la notte delle ambite statuette 2013: "Io ho visto tutti i film candidati, tranne 'Il lato positivo', e credo sia giusto che vinca 'Argo'; il fatto che Ben Affleck non sia stato candidato come miglior regista ha fatto nascere tanto affetto e calore intorno a lui e io credo che avrebbe meritato pienamente la candidatura".

Recentemente, c'è stato "Ted", ora "Broken city", due film completamente diversi tra loro...
Mark Wahlberg: In realtà, mi piace fare le cose più svariate. Abbiamo girato "Broken city" subito dopo terminate le riprese di "Ted", quindi, avendo interpretato un film con un orsacchiotto, avevo un po' paura di prendere parte a un film come questo. E' come i film che guardavo insieme a mio padre, un genere che mi piace molto, ma che non si fa più, come "Chinatown", "Serpico" e "Il braccio violento della legge".

Pochi giorni fa, giunto a Roma per presentare il suo ultimo film, Arnold Schwarzenegger ha detto che lui e Sylvester Stallone non hanno eredi cinematografici, però Mark Wahlberg potrebbe esserlo...
Mark Wahlberg: Non so se si tratti di un complimento o meno, comunque grazie. Io mi auguro di avere una carriera lunga e di non entrare in campo politico, per poi tornare indietro.

Quando vedremo Mark Wahlberg nei panni di un vero villain?
Mark Wahlberg: All'inizio della mia carriera, quando ho interpretato "Paura", ero un po' relegato al ruolo di cattivo, poi è arrivato "Boogie nights-L'altra Hollywood" e le cose sono cambiate. Comunque, quando ho letto la sceneggiatura di "Broken city", in realtà, volevo interpretare il sindaco.

E' vero che la sceneggiatura è stata per lungo tempo nella black list dei migliori soggetti mai prodotti a Hollywood?
Mark Wahlberg: Ho trovato la sceneggiatura molto interessante e mi sono reso conto del fatto che gli studios non vogliono fare film di questo genere. Dopo il successo ottenuto da "The fighter", avrei potuto convincerli, ma ho preferito effettuare un altro percorso: ingaggiare come regista Allen Hughes e realizzarlo in maniera indipendente, in modo tale da avere il totale controllo sull'iter creativo.

Rispetto al cinema, nell'ambito delle serie televisive c'è più libertà?
Mark Wahlberg: Dipende da dove lavori. Per esempio, la HBO ti consente veramente tanta libertà, però, se ti occorre una guida, sono pronti a indirizzarti, mentre nei grandi studios vogliono avere il controllo su tutto.

Abbiamo parlato di una carriera iniziata come cattivo, ma che, nel tempo, sembra essersi costituita e continuare a costituirsi di personaggi che sono eroi in cerca di dignità e del proprio onore...
Mark Wahlberg: Sì, questi personaggi mi piacciono molto, sono quelli in cui mi identifico, ma avrò ruoli del tutto diversi nei prossimi tre film in cui mi vedrete; infatti, in "Pain & gain" di Michael Bay sarò un bodybuilder pazzo, in "2 guns", al fianco di Denzel Washington, sarò un cowboy folle e, infine, incarnerò Marcus Luttrell in "Lone survivor", ispirato a una tragedia avvenuta ad una squadra di Navy seals.

Come si è lavorato con Russell Crowe e gli altri membri del cast?
Mark Wahlberg: Sicuramente, non è facile lavorare con attori di questo livello, i quali hanno opinioni molto forti sui loro ruoli. In ogni caso, è andata bene, Russell e io siamo andati molto d'accordo. La prima scena che abbiamo girato insieme è stata quella del nostro scontro, fatta senza provare prima. Abbiamo cercato tutti di fare il meglio per il film.

Negli ultimi tempi, il cinema d'azione è molto cambiato...
Mark Wahlberg: Per me sono puro intrattenimento, il cinema è sicuramente cambiato e continuerà a cambiare, come la televisione. Spero solo ci siano sempre nuove idee e storie da raccontare.

Quanto è alto il prezzo da pagare per essere una star?
Mark Wahlberg: Per me, il più grosso sacrificio è rappresentato dal dover trascorrere il tempo lontano dalla mia famiglia; per il resto, non essendo sposato con una donna del cinema, la mia vita non interessa a paparazzi e tabloid. Se facessi un figlio con la tata e la cameriera, le cose cambierebbero (ride).

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