28 Marzo 2011 - Conferenza
"Boris il film"
Intervista al regista e al cast.
di Francesco Lomuscio

In occasione dell'uscita di "Boris-Il film", trasposizione cinematografica della popolare serie televisiva, i registi Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, affiancati da Paolo Del Brocco di Rai Cinema, dal produttore Lorenzo Mieli e dal cast, hanno incontrato a Roma la stampa.

Cosa ha spinto i produttori a finanziare un film come questo, in cui vengono fatti nomi e cognomi precisi?
Paolo Del Brocco: Ci siamo entusiasmati tutti fin dall'inizio perché, in un mondo così serio, è meglio per tutti se ci prendiamo in giro.
Lorenzo Mieli: La serie "Boris" ha avuto tre belle stagioni e aveva ancora molto da dire sull'Italia, sul cinema, sulla televisione e sul momento storico che stiamo attraversando.

La condanna della commedia nel cinema italiano è proprio ciò che volevate fare?
Mattia Torre: Sì, in questo caso la grande commedia era la più spaventosa delle minacce, lo stesso Ferretti non riesce a fare quello che spera e si trova inglobato in un vortice che poi raccontiamo nel film.
Giacomo Ciarrapico: Abbiamo fatto una commedia e, se la gente non si divertirà, vorrà dire che abbiamo fallito. E' una commedia che usa la risata per dire delle cose, non è fine a sé stessa.
Luca Vendruscolo: Diciamo che abbiamo cercato di fare una commedia come quelle di tanti anni fa, in cui tutti i personaggi sono un po' cialtroni e poi si danno una pacca sulla spalla, evitando una certa simpatia stereotipata.

Secondo voi, il pubblico dei cinepanettoni capirà il film?
Mattia Torre: Intanto, speriamo che vadano al cinema, comunque, non abbiamo pensato ad un pubblico di riferimento.

Nel film, tanti motti della serie non sono presenti…
Giacomo Ciarrapico: Abbiamo evitato di mettere alcuni tormentoni della serie per far sì che non si sentisse escluso chi non la segue.
Mattia Torre: La sintesi che il film ha comportato ha anche pesato su alcune scene di questo fantastico cast.

Dovendo sintetizzare tre stagioni in un unico lungometraggio, quanto materiale avete dovuto sacrificare?
Luca Vendruscolo: Beh, era difficile mettere in un'ora e quaranta quindici personaggi, comunque, per noi il punto fermo era quello di fare un film che non fosse solo un'appendice della serie.
Giacomo Ciarrapico: Il primo pre-montaggio durava tre ore e cinque, ma era poco ritmato, quindi abbiamo dovuto sacrificare molto materiale, tra cui una scena nella quale Stanis andava a socializzare con una comunità di barboni e, dando per scontato che lo conoscevano tutti per averne interpretato uno grazie al suo ruolo ne "Gli occhi del cuore 2", se ne va dicendogli: "Non cambiate mai".
Mattia Torre: Sì, poi c'era anche un'altra scena tagliata in cui Corina si rivolgeva a tutta la sinistra chiedendo: "Perché vi ostinate a rimanere seduti in sala fino alla fine dei titoli di coda?".
Carolina Crescentini: Corina è un personaggio scritto davvero bene, quindi, è stato sufficiente abbandonarsi alla sua follia per interpretarlo. E' stato terribilmente divertente, ma qui sono stati bravi anche loro che hanno scritto cose fantastiche, poi, purtroppo, tagliate.

Ci parlate un po' della scimmia associata a un membro della Medusa?
Giacomo Ciarrapico: In realtà, avevamo chiesto uno scimpanzé in giacca e cravatta, ma Bingo Bongo, che è l'unico ancora vivo, pare sia diventato aggressivo perché non lavora più tanto. Alla fine ci hanno mandato questa scimmietta che, comunque, mordeva, infatti Giorgio Tirabassi ha interpretato la scena, ma non stava tanto tranquillo.
Francesco Pannofino: Io e Giorgio Tirabassi ci siamo avvicinati alla scimmia, ma lo "scimmiaro" ci ha detto che mordeva. Infatti, in quella scena Tirabassi avrebbe dovuto tenerla in braccio, ma non ha voluto.

Avendo firmato il film in tre, vi siete trovati in difficoltà nel relazionarvi con il cast?
Giacomo Ciarrapico: In realtà, dirigere in tre è stato meno stancante. Come diciamo sempre noi, creiamo una certa confusione costruttiva. Spesso non eravamo d'accordo e, quindi, giravamo tanto.
Mattia Torre: Però abbiamo imparato a dire "Ciak!" tutti insieme (ride).
Rosanna Gentili: Comunque, Luca è profondo, fa riferimenti colti, mentre Giacomo è più attento e Mattia più pratico.
Francesco Pannofino: Loro tre venivano da noi singolarmente e ognuno ci dava delle indicazioni; poi, durante le riprese, un altro stoppava e se ne andavano discutendo per un'ora e mezza. Una volta tornati, ci proponevano due versioni di ogni scena e noi attori dovevamo fare la sintesi delle tre versioni per tirarne fuori una.

Ci sarà da aspettarsi un secondo film o un ritorno della serie in tv?
Giacomo Ciarrapico: Per il momento non è previsto nulla, abbiamo pensato di aprirci un bar (ride).

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