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Senso '45
Senso '45. Che dire? Di film così se ne vedono pochi. Per fortuna. Non è solo un film brutto, ma decisamente mal fatto. L'audio è fuori sincrono, i dialoghi assurdi e poco realistici, le controfigure troppo diverse dagli attori, il trucco esagerato, i gridolini isterici e poco consoni alle occasioni...
Il regista dice di essersi ispirato al capolavoro di Visconti, Senso, ma sinceramente della prima pellicola, qui non c'è che un pezzo di titolo! La storia, liberamente (troppo!) tratta dal romanzo di Camillo Boito, si svolge in un solo giorno.
Livia Mazzoni (Anna Galiena - "La Scuola"), moglie di un Papavero del Minculpop deve raggiungere Venezia per incontrare l'amante Helmut Schultz (Gabriel Garko - "Le Fate Ignoranti"), e nel viaggio si fa accompagnare dall'avvocato di suo marito, nonché suo spasimante, Ugo Oggiano (Franco Branciaroli). Durante il viaggio, Livia ripercorre la sua storia con il tenente delle SS. Ma a Venezia le cose non vanno come lei le aveva immaginate.
In questa trama scarna e poco coinvolgente, si muove una Anna Galiena decisamente in forma, molto bella, ma sinceramente poco sensuale. Spesso si ha la sensazione che si forzi la mano: molte scene non sono necessarie ai fini della storia, e sono anche di cattivo gusto. Ad un certo punto ce n'è una che lontanamente (molto lontanamente!) potrebbe ricordare quella di "Roma Città Aperta" di Rossellini, in cui la Magnani viene fucilata mentre tenta di raggiungere il camion sul quale stanno deportando il suo uomo. Ma quell'attimo di "poesia" viene bruscamente interrotto dall'inquadratura della donna stesa al suolo con le gambe aperte e senza biancheria. Decisamente troppo!
Le musiche sono di Ennio Morricone, che aveva già collaborato con Tinto Brass per "La Chiave". I temi realizzati dal compositore si rifanno alla grande sinfonia dell'Ottocento ma non disdegnano le canzonette tipiche degli anni '40. Per quanto riguarda il protagonista maschile, Gabriel Garko, si può dire che è all'altezza del ruolo che deve interpretare: un toro da monta instancabile, poco espressivo, quasi muto, che si limita a rantolare e chiedere soldi. I capelli platinati gli stanno decisamente male, anche se porta l'uniforme con un certo stile. Si poteva però evitare che facesse sesso con i mutandoni di lana infilati nei calzettoni militari... davvero molto poco eccitante!!!
Teresa Lavanga
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