Se si esclude "La Chiave", pietra miliare del cinema brassiano, questo è il miglior film del regista veneto: lo si nota nella ricercatezza formale e nella recitazione, con un'attrice come Anna Galiena che (a differenza di tante altre bellezze, magari molto più giovani) osa, e non solo facendosi spogliare in maniera vacua e fine a se stessa. L'ambientazione cupa, in linea con i tempi, è uno dei maggiori punti in favore del film ma è la colonna sonora di Ennio Marricone ad essere la vera ciliegina sulla torta. Due le falle (per usare un termine caro al Brass) di Senso 45: l'eccessivo richiamo a Luchino Visconti e la (non)recitazione di Garko, scelto solo per i suoi tratti somatici "ariani".
Continua il mio sentimento di amore/odio per brass ed il suo cinema. tecnicamente dotatissimo, ma molto spesso il suo talento registico viene sprecato!
senso '45 㨠un film imperfetto, la regia 㨠sempre a ottimi livelli, convincono gabriel garko e franco branciaroli nei rispettivi ruoli, ma quella che dovrebbe essere la vera protagonista della storia, ovvero anna galiena non mi ha convinto del tutto.
sarebbe ora che brass si facesse affiancare da un buon soggettista/sceneggiatore.
stupende le musiche di morricone, come sempre.
Molto eccitante e bello ma sarebbe stato meglio far vedere tutto di tutti bellissimo il personaggio con i capelli platinati non credete mi sarebbe piaciuto vederlo in piena azione mi piacerebbe vedere un altro con Garko ma vederlo in azione OK
Film brutto.la protagonista pensa solo a farsi garko anche nelle scene di rappresaglia dove dovrebbe prevalere la pietà per i morti.d'altronde brass non ne ha, visto che di una donna fucilata l'unica cosa che riesce ad inquadrare sono le gambe aperte per mostrarne le mutande.