Trama: Partendo dall’archivio della Rai, televisivo e radiofonico, e attingendo agli scritti, è stato realizzato questo film che ripercorre le tappe della formazione di Gianni Rodari e l’evoluzione del suo pensiero poetico, guardando soprattutto agli aspetti che hanno inciso e continuano ad incidere sull’immaginario contemporaneo. L’idea è quella di unire biografia e opere, giornalismo e letteratura, saggi e teatro, utilizzando solo ed esclusivamente le parole di Rodari. Nel film si intrecciano inoltre, alternando interviste e materiali di repertorio, viaggi nei luoghi ‘rodariani’ – sia reali che puramente evocativi – e parte della ricca iconografia che ha illustrato i suoi testi. Per i viaggi nei luoghi ‘rodariani’ si è partiti da Omega e Gavirate e, passando da Milano si è arrivati a Roma senza dimenticare Manzione sul Lago di Bracciano e il mare della Calabria. Mentre per l’iconografia si è attinto al repertorio conservato nelle Teche Rai: interviste e interventi di Gianni Rodari e interpretazioni di suoi testi da parte di attori e spettacoli teatrali di compagnie di teatro-ragazzi. A questi materiali si aggiungono immagini che documentano le visite di Rodari nelle scuole e gli incontri con i bambini. Infine ci sono citazioni musicali: dal Quartetto Cetra che ha interpretato alcuni testi di Rodari alle canzoni che ascoltava e che in qualche modo raccontano un’epoca, da Mina (“Le mille bolle blu”, “La banda”) alla musica di Mozart che amava da violinista per diletto. I contenuti extra del film riportano le interviste a studiosi (da Tullio De Mauro a Pino Boero), artisti (da Emanuele Luzzati a Dario Fo) ed insegnanti (Maria Luisa Bigiarelli e rappresentanti delle scuole di Reggio Emilia).