Rush Hour 2 - Colpo grosso al Drago Rosso
Il film è il sequel del successo del '98 "Rush Hour - Due Mine Vaganti" in cui Jackie Chan ("Pallottole Cinesi") vestiva i panni di Lee, un poliziotto di Hong Kong che si trovava ad indagare a Los Angeles affiancato al detective Carter (Chris Tucker / "Jackie Brown"). Questa volta i nostri due "casinari" si trovano in oriente ed è Carter il pesce fuor d'acqua.
Convinto che si tratti di una semplice vacanza esotica, ma in realtà coinvolto in un traffico di dollari falsi, Carter viene trascinato da Lee in una sequela di posti paradisiaci che si trasformano ogni volta in un inferno con gangster decisi a tutto pur di eliminarli. A capo del traffico c'è Ricky Tan (John Lone / "The Shadow") ed il suo sicario: la bella Hu Li (Zhang Ziyi) che nascondono più di un legame con il passato del poliziotto cinese.
La risposta a tutti le domande però non si trova in Cina, bensì in America, nella sfavillante Las Vegas.

L'intenzione del regista Brett Ratner ("The Family Man") è quella di confezionare un prodotto di puro svago, e riesce sicuramente nell'intento anche perché in questo Chan è un vero maestro. È incredibile la quantità di acrobazie e scene diverse che riesce ad inventare in ogni film.
Stavolta si sbizzarrisce in una sorta di esercizio al quadro svedese sfruttando un'impalcatura in bambù. Il grande dispendio di mezzi economici ed energie hanno prodotto una spettacolarizzazione notevole, come lo scontro finale nel casinò per il quale è stato usato il "Desert Inn" di Las Vegas destinato alla demolizione.

Vedendo la pellicola, e respirandone l'atmosfera, si prova una sorta di nostalgia per i film di Bud Spencer e Terence Hill: tante scazzottate, macchiette ed umorismo che hanno divertito intere generazioni, chissà che lentamente non stia tornando in auge, seppur con le dovute differenze, quel tipo di comicità.

Mi raccomando non perdete i titoli di coda che, come di consueto nei film di Jackie Chan, contengono le scene con gli errori. A tal proposito quella in cui Tucker chiede cibo kosher in aereo è stata modificata perché non riusciva ad effettuare il gioco di parole sul pesce (come potrete vedere), dopo innumerevoli tentativi il regista ha cambiato la battuta.

La frase:
- "Qui non amano i turisti, non farti notare."
- "E come faccio, ce l'ho mezzo metro più lungo di tutti qui!"

Curiosità: il numero preferito di Jackie Chan è il 32. Lo vediamo sulla targa dell'auto dei banditi e nella scena in cui sputa la mini-granata sulla roulette (atterra esattamente sul 32).

La chicca: durante il party sullo yacht di Ricky Tan si sente in sottofondo la canzone "Tian Mi Mi", la stessa è presente in "L'Anno del Dragone" in cui John Lone vestiva i panni di un capo triade.

Indicazioni:
Pellicola d'azione in puro stile Jackie Chan.

Valerio Salvi

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