Il film mi e'piaciuto non e' un capolavoro della cinematografia ma non era quello che cercavo.sono andato al cinema per vedere il film di bellocchio ma 30 minuti prima della visione i posti erano gia' esauriti.La multisala offriva varie scelte ma il mio occhio si e'fermato davanti al manifesto de il miracolo,non so come mai ho subito pensato ad un film girato da qualche nuovo regista, lontano dalla nostra cultura, un film ambientato in medio oriente per esempio,poi ho focalizzato il nome del regista.Gia' dalle prime immagini noto che chi ha girato il film conosce bene il posto che ci descrive, la fotografia e' curata ed e' particolarmente bella quando ci descrive taranto in primavera.Mi sono piaciuti gli attori in particolare l'amico di Tonio e Tonio stesso.La storia del miracolo e' di facile interpretazione se ognuno di noi e' convinto che il miracolo di Tonio sia il pretesto per costruire storie, nel caso del giornalista locale, o per risollevarsi da una situazione economica, nel caso del padre di Tonio ,che sia un bluff oppure per chi concepisce il miracolo come solo quello dell'ultima scena,ma la particolarita' sta proprio nel fatto che il film puo'essere interpretato sia in maniera laica che in maniera di chi crede veramente che Tonio compie il miracolo.Lo spettatore da credito al bimbo specialmente all'inizio , chi ha girato il film racconta che qualcosa di magico sia successo durante e dopo l'incidente, e quanto cio' basta per continuare a credere nelle nuove virtu' del ragazzino.l'inganno il bluff lo montano gli adulti che vogliono approfittare della situazione.Alla fine Tonio ne compie un altro di miracolo ma in questo caso con la forza di chi ama di chi cerca l'affetto e di chi vuole darlo di chi fugge da una situazione familiare in crisi e vuole sfogare il suo amore con una persona in grande difficolta'