Mi trovo d'accordo con Beefheart, troppo estetico e poco passionale : la vita di Alì e' stata ben altro.
I temi centrali del personaggio Alì poi sono stati trattati frettolosomante (il rapporto con Malcom X e la storia della renitenza alla leva...) mentre sono stati sviluppati troppo i suoi rapporti con le donne, che sono una parte marginale secondo me...
Si salva l'incontro con Foreman e l'allenamento a Kinshasa ma appunto sa di già visto (splendido il documentario su quel leggendario incontro...)...
Consiglio per la "passionalità" "Toro Scatenato" un "vero" film sulla noble art...
Un pezzo di storia d'America passa per i pugni di Mohammed Alì, reso da un Will Smith, di solito già bravo e qui nella sua interpretazione migliore. Storia avvincente, racconta il pugile e soprattutto l'uomo tenendo alta la tensione, senza incensarlo, ma scrutandone anche gli eccessi, pur contestualizzati in una situazione di vita assai difficile per gli afro-americani, e sottolineandone le debolezze. Da vedere senz'altro.
Signori, questo film è un capolavoro!
Probabilmente tra qualche anno aspiranti registi studieranno l'inizio di questo film come "esempio di montaggio perfetto" come in passato, lo è stato la scena del cimitero in: "Il buono, il brutto e il cattivo".
La scena del bagno di folla di Alì per le strade di kinshasa, insieme al gran finale, è da pelle d'oca!!
Grandissimo capolavoro firmato dal maestro Michael Mann.
Bello e intenso. La vita di Alì è di per sè straordinaria, e Mann ha cercato di rappresentare il lato umano del personaggio Alì, non solo il lato pugilistico. Secondo me ci è riuscito bene. La scena della corsa fra le strade di Kinshasha è memorabile e attraverso la musica sembra di correre insieme ad Alì con tutta la gente intorno. Bello, si proprio bello.
Piuttosto deludente in quanto più tendente all'estetica che alla sostanza. Nonostante il regista abbia cercato con raffinatezza di mantenersi esattamente fedele ai fatti, ha comunque trascurato dettagli fondamentali tanto da apparire elusivo, sbrigativo, soprattutto nel "raccontare" il personaggio Alì, che nella realtà è stato molto più carismatico (eroico?) di quanto non emerga dal film. In sostanza poche emozioni. Degna di nota la sequenza dell'allenamento per le strade di Kinshasa con tanto di murales raffiguranti Alì che sconfigge sia Foreman che i carri armati.
Per gli amanti del genere consiglio vivamente "Quando eravamo Re" di Leon Gast, molto menu raffinato ma molto molto più evocativo ed intenso.
Alì bumaye!