Film ben fatto tecnicamente ma inaccettabile sui contenuti.
"La storia di un uomo che si prende le proprie responsabilità"?!?!?! Ma state scherzando??!!
Questa è la storia di un uomo che FUGGE dalle sue responsabilità altro che storie!
Questo personaggio viene spacciato per eroe, per vero uomo ma quella sera ne commette di tutti i colori.
In primo luogo ABBANDONA LE PROPRIE RESPONSABILITA' verso il cantiere mettendo a rischio l'azienda di perdere 100 milioni. E quante famiglie perderebbero il lavoro se l'azienda perdesse di colpo 100 mln? E che serietà morale c'è nello SCARICARE LA RESPONSABILITA' sul suo sottoposto, Donald, che non è pronto a tale peso? Lo costringe a non rispondere al telefono se venisse chiamato da Garreth, capo di Locke e a maggior ragione capo anche del sottoposto. In tal modo anche Donald rischia il licenziamento.. nonchè la vita visto che Locke lo costrigne a correre a piedi sulla tangenziale dove un taxi quasi lo investe. E tutto ciò per cosa? Perchè Locke se ne va a Londra a tenere la mano alla partoriente che può anche partorire da sola.
Ma il peggio deve arrivare. Sto esempio di miseria umana TRADISCE LE RESPONSABILITA' che ha nei confronti della sua famiglia abbandonadola nel momento peggiore. Locke ha già una moglie ma anzichè ANDARE DA LEI a confessarle di persona cosa succede GLIELO DICE AL TELEFONO!!! Sua moglie ha il sacrosanto diritto a saperlo di persona, a prenderlo a schiaffoni se vuole, a maledirlo o perdonarlo se desidera. Un vero uomo sta con la moglie che ha sposato nel momento più duro e se ne sta lì ad accettare anche gli sputi in faccia da lei se è ciò che vuole fare.
Deve decidere se stare accanto ad una semi-sconosciuta per cui non prova niente e che ha la sua fetta di responsabilità sulla gravidanza (che per inciso è un evento alla fine positivo). Oppure deve decidere se stare con la donna che ha sposato nel momento peggiore della sua vita. La partoriente avrà un bimbo (e quindi gioia) pur avendo notevoli colpe, la moglie avrà la vita distrutta pur essendo totalmente innocente.. e Locke da che parte va? Corre dalla prima e abbandona la seconda. E QUESTA SAREBBE LA RETTITUDINE MORALE di cui parla il film?
L'ipocrita sceneggiatore stragonfia la sue nuove responsabilità (partoriente e nascituro) sminuendo quelle vecchie (moglie che prepara le salsicce e figli a guardare il calcio in tv). Lo fa per manipolare lo spettatore e spingerlo a tifare per un uomo misero che sbaglia tutto.
Cigliegina sulla torta: il film si conclude col vagito del neonato per far passare un messaggio di positività. Ma a me restano nelle orecchie le telefonate disperate di chi vede il proprio posto di lavoro a rischio e di due ragazzi che iniziano a rendersi conto che quella sera la loro felicità famigliare è crollata e chiedono al loro papà se tornerà mai a casa.. Beh però il bimbo è nato! Ah beh, allora Locke è proprio un brav'uomo.
Ma perfavore..!!
Molto bello, forse non sembra ma lo è. Il viaggio del protagonista rappresenta un viaggio ideale che tutti dovrebbero compiere. Il viaggio verso la comprensione e l'accettazione di chi siamo e perché lo siamo. Il gesto finale del protagonista, davvero coraggioso e inusuale nella realtà, è guidato dal suo trauma infantile che gli impedisce di abbandonare suo figlio in nascita, come capitò a lui. Ripercorriamo nella nostra mente le tante volte che qualcosa ci ha ferito nel passato infantile e confrontiamolo con i nostri comportamenti di oggi adulti. Troveremo tante spiegazioni di cosa siamo diventati e del perché lo siamo diventati. Giusti, ingiusti, onesti, disonesti, dolci, violenti, guardie, ladri, egoisti, altruisti, la scintilla della personalità scocca da piccolissimi.
Storia da sentire oltre che da seguire. Tom Hardy è superlativo a rendere tangibile il tremendo peso che il suo personaggio si porta sulle spalle. Superlativa anche la fotografia notturna e le inquadrature metropolitane. Ruolo difficilissimo e film coraggioso, non è da tutti.
L'unico problema è che manca il finale. Sono d'accordo che avrebbe stravolto tutto il film, ma in questo modo non si riesce a rendere concreto tutto l'impegno del protagonista per rendere la propria coscienza libera. Possiamo immaginare quello che succederà, ma così sembra tutto troppo fatalista mentre, ci sarebbe stato bisogno di uno spunto di realismo secondo il mio punto di vista.
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(5.5/10)
