Gli 85 minuti di questa pellicola si svolgono tutti all'interno di un macchina.È il viaggio che il protagonista compie di notte e in tempo reale per raggiungere Londra dove una donna a lui semi-sconosciuta sta partorendo il figlio di cui lui è il padre.Ivan Locke gestisce al tempo stesso la sua famiglia, il lavoro, la donna in ospedale,tutto tramite telefonate.Praticamente è il solo interprete,gli altri personaggi sono solo voci.Questa è la sorprendente orinalità di questo film che a me è piaciuto.Non è fecile sostenere un buon ritmo senza cadere nella noia con queste premesse.Inoltre emerge anche il dramma personale del protagonista:un tormentato rapporto con il padre con il quale ogni tanto interloquisce.Ed è proprio a causa di questo dramma che dovrà compiere in questo frangente il proprio dovere,costi quel che costi. E gli costerà molto caro!
Molto bello, forse non sembra ma lo è. Il viaggio del protagonista rappresenta un viaggio ideale che tutti dovrebbero compiere. Il viaggio verso la comprensione e l'accettazione di chi siamo e perché lo siamo. Il gesto finale del protagonista, davvero coraggioso e inusuale nella realtà, è guidato dal suo trauma infantile che gli impedisce di abbandonare suo figlio in nascita, come capitò a lui. Ripercorriamo nella nostra mente le tante volte che qualcosa ci ha ferito nel passato infantile e confrontiamolo con i nostri comportamenti di oggi adulti. Troveremo tante spiegazioni di cosa siamo diventati e del perché lo siamo diventati. Giusti, ingiusti, onesti, disonesti, dolci, violenti, guardie, ladri, egoisti, altruisti, la scintilla della personalità scocca da piccolissimi.
Premetto che il film non è da 1, ma metto questo voto per abbassare la media che mi sembra troppo alta. Per me vale un 5. Troppo statico e nessun colpo di scena.
Il film si basa su un'auto, un telefono ed un attore (nulla da dire lui molto bravo). Apprezzo l'originalità ma dopo 40 minuti guardavo già quanto mancava alla fine..
Storia da sentire oltre che da seguire. Tom Hardy è superlativo a rendere tangibile il tremendo peso che il suo personaggio si porta sulle spalle. Superlativa anche la fotografia notturna e le inquadrature metropolitane. Ruolo difficilissimo e film coraggioso, non è da tutti.
L'unico problema è che manca il finale. Sono d'accordo che avrebbe stravolto tutto il film, ma in questo modo non si riesce a rendere concreto tutto l'impegno del protagonista per rendere la propria coscienza libera. Possiamo immaginare quello che succederà, ma così sembra tutto troppo fatalista mentre, ci sarebbe stato bisogno di uno spunto di realismo secondo il mio punto di vista.