Un'orrida messa in scena delle "cattiverie" di tutti. Un film con una complessità paragonabile alle istruzioni per montare i mobili ikea e con il medesimo effetto complessivo: orribile.
Questo film è particolarmente appropriato a questo periodo di incertezza e di guerra,perchè riesce a raccontare con semplicità e chiarezza la vicenda di questi tre soldati, delle loro vite spezzate dalla guerra, dall' odio che parte nel cuore e proviene dai governi, dell' azione di tutti i militari, anche quelli dell' Onu, e dell' invadenza dei media che trasformano la vicenda in un caso di portata mondiale, interessandosi prevalentemente di svolgere con tempismo il loro lavoro, più che accorgersi realmente della situazione che c'è intorno. In tutto questo, una storia che mescola ironia e tragicità per mostrarci le crudeltà degli uomini, di qualunque etnia o nazionalità essi siano.
Tocca con originalità e con un pizzico di ironia un argomento drammatico.
Il risultato è un film molto profondo e significativo, che mi ha lasciato il segno.
Veramente bello...lascia un segno dell'inciviltà della guerra e a dove è arrivato l'uomo...un po deluso x il finale non a lieto fine...film da vedere!!!
la dimostrazione di come non siano i soldi a determinare la buona riuscita di un film. Il fatto è che il pubblico è fortunatamente sempre più consapevole e quindi non è più disposto a bere superuomini buoni, eroici e invincibili. Forse ci riconosciamo di più in uomini fragili, insicuri ed egoisti.. ma capaci di slanci altruistici inaspettati e sorprendenti