Il mio giudizio non è positivo: storia spezzettata, senza un senso preciso. Alla fine, si rimane delusi di fronte a questa pochezza di contenuti.
Peccato, perchè il film ha una bella ambientazione nella sempre
affascinante Roma.
Il cinema italiano quando attinge da romanzi come gli sfiorati riesce a creare film belli come questo ove l'indecifrabile e l'inafferrabile che caratterizza l'ego dell'adolescenza e dei primi 40 anni non stereotipati,da una dimensione di normalità anche all'incesto.
Film emozionante e delicato, che affronta l'ineluttabilità dell'amore in casi non ortodossi. Grandi attori, ottima recitazione, sceneggiatura curata. Senza dubbio uno dei migliori film dell'anno.
Dopo un esordio da film di serie B, ecco ritrovare il regista Matteo Rovere a riprendere Roma, unica nota interessante del film. Tutto il resto é noia con un imbarazzante finale sulle note di Eros Ramazzotti. Da evitare...
Il tema dell'incesto solletica un po' tutti,e non nascondo che sia stato questo il motivo principale del cercare una delle poche sale in cui proiettavano questo film.
"Gli sfiorati" mi è piaciuto molto,la storia è interessante,pruriginosa,profonda,gli attori sono davvero bravi (Andrea Bosca lo apprezzo da "Amore, bugie e calcetto" ed è davvero intenso, Claudio Santamaria è convincente in un ruolo da incasinato -come la maggior parte di quelli da lui interpretati-, il mio conterraneo Michele Riondino è, secondo me, l'attore più versatile nell'attuale panorama cinematografico italiano, la bionda Miriam Giovanelli molto brava nel conturbare il protagonista e gli spettatori, da notare come muove le labbra); il regista, da me apprezzato notevolmente in "Un gioco da ragazze", è stato molto bravo nel tradurre in immagini le sensazioni metropolitane e di desiderio proibito del romanzo.
L'unico aspetto che non mi ha convinto è stato la parte finale..pur coerente con la storia, l'avrei preferita più enigmatica e più incentrata sul desiderio proibito dei protagonisti.E' solo per questo che non metto 10...