Film indimenticabile, ingiustamente ignorato dal pubblico e dalla critica (è passato solo una volta in TV su Raitre). Comincia col tono festoso e goliardico di una scampagnata, i due protagonisti (un giornalista sportivo ed un fotoreporter) non sembrano due profesionisti, ma hanno come direbbe Paolo Conte...) "la faccia allegra da italiano in gita". Poi per uno dei due le cose cambiano all'improviso: prima una passione di quelle che non ti fanno ragionare, poi la scoperta sulla propria pelle degli orrori della dittatura (siamo in Argentina neo goorni dei Mondiali di calcio 1978) Interessantissima (il film è uscito l'anno dopo le Olimpiadi di Pechino)la denuncia del fatto sportivo strumentalizzato dal regime per far dimenticare le violazioni dei diritti umani. (Da Berlino 1936 in poi quante volte abbiamo taciuto questo fatto?)Al film, recitato benissimo da Alessio Boni e Giuseppe Battiston affiancati da un'attrice argentina che non conosco (un viso simile alla nostra Maya Sansa)rimprovero solo due pecche: l'insistenza sulle violenze e le torture (ma sapere che queste cose sono succese davvero è ancora più tremendo cge vederle sullo schermo e la mancanza di sottotitoli per le parti parlate in spagnolo (circa il 60% dei dialoghi).
Film da non perdere assolutamente, fatto in modo Eccellente sotto tutti i punti di vista , se fosse per me lo darei in visione in tutte le scuole per far capire a cosa l'uomo e capace pur di mantenere il potere,questo film sui Desaparecidos come i film sull'Holocaust servono a tutti a non dimenticare.