Struggente e raffinato di una delicata lentezza che però non annoia ma ti culla verso il triste epilogo: .
Complimenti a Ford per questo suo esordio, speriamo sia il primo di una lunga serie.
Patinatissimo, algido, tristissimo...Opera prima dello stilista Tom Ford, che rispecchia il suo mondo passando dalla moda, ai personaggi da jet-set, alle location di design e di parte del mondo alto borghese. Niente da dire sugli attori protagonisti e neppure sui sentimenti fatti trasparire dopo la tragica fine di un rapporto gay. L'unica piccola pecca secondo me è l'ambientazione pre-sessantottina, non sono così convinto dell'esistenza di certa mentalità e di certa "esibizione" della propria diversità in quegli anni, c'era si Kennedy ma prima c'era stato il Maccartismo con le sue storture e repressioni. Però a parte questa piccola discrepanza il film scorre (tristemente) bene con il suo tragico epilogo. Voto 8
Nel titolo dell'opinione ho già detto tutto.
Molto intenso Colin Firth, giustamente candidato all'Oscar (ma il Clint di "Gran Torino" perché è stato trascurato???); bellissima e in parte Julianne Moore, fatta per recitare nei film ambientati negli anni '60-'70 ("The Hours", "Far from Haeven", "Boogie Nights"); impeccabili la ricostruzione storica, la scenografia e i costumi; intensa la colonna sonora. Tutto questo però nonè bastato a renderlo (per me) indimenticabile.
Del film mi è piaciuto moderatamente tutto, tranne .... la recitazione di Colin Firth che non ho trovato nè intensa, nè commovente per rasentare addirittura il grottesco nella lunga sequenza in cui non riesce a suicidarsi perchè non trova la posizione giusta.
Pellicola intensa e curata in ogni dettaglio. Certo, un film del genere, così profondo e intenso, non potrà piacere agli amanti di generi diversi, come cinepanettoni e affini. Da consigliare a chi cerca un cinema di altissimo livello, dove nulla è lasciato al caso. Chapeau a Tom Ford.