Dopo tutta quella pubblicità, pensavo di vedere qualcosa di meglio... Invece mi sono imbattuta in una pellicola la cui trama è monotona e noiosa. Bello e misterioso Colin Firth, affascinante Julianne Moore, gradevole la colonna sonora...ma questi tre elementi non bastano per dare la sufficienza al film. Non lo consiglio assolutamente!!
Del film mi è piaciuto moderatamente tutto, tranne .... la recitazione di Colin Firth che non ho trovato nè intensa, nè commovente per rasentare addirittura il grottesco nella lunga sequenza in cui non riesce a suicidarsi perchè non trova la posizione giusta.
Film piacevole, si lascia seguire senza annoiare, ma purtroppo senza scavare in modo interessante e profondo nel materiale umano della storia raccontata;
Inoltre un grosso limite estetico, un po' irritante: tutti i protagonisti e comparse sono perennemente immersi in una sorta di set pubblicitario di moda e design; è tutta una sfilata di vestiti, oggetti e arredi perfetti, ricercati, impeccabili, intatti come in una vetrina, come in uno spot di D&G o Martini ambientato negli anni '60; gli anni '60 visti con gli occhi degli stilisti o designers di oggi, quindi finti, molto poco autentici.
Attendevo con ansia di vedere questo film, ma mi ha deluso molto. Mi aspettavo da parte del protagonista un'emozionante disperazione, un dolore profondo e visibile...ma niente di tutto ciò. George è misurato, posato, lucido e, anche se triste, non riesce a far trapelare la sofferenza causata dalla perdita della persona amata. Quale sarebbe poi il messaggio del film? Che la morte arriva a liberare dal dolore? Si sarebbe potuto- e dovuto- dare un messaggio di speranza per lo meno... Un 6 perchè comunque è il primo film di Tom Ford, un genio della moda, ma non della regia.
Struggente e raffinato di una delicata lentezza che però non annoia ma ti culla verso il triste epilogo: .
Complimenti a Ford per questo suo esordio, speriamo sia il primo di una lunga serie.