Finalmente si esce dal "Prototipo" Woody Allen" dei figli usciti dall'orfanotrofio per cercare di diventare "Grandi" . . . .
Questo film non è psicologia dei massimi sistemi sentimentali/esistenzialisti, ma una storia veramente Speciale.
Lei è una ragazza semplicemente fantastica e si spera che ne esistano davvero così ed anche di ragazzi, ovviamente.
Il suo modo di affrontare la vita è talmente privo di "Ridondanza Autodistruttiva" (quella che abbiamo conosciuto tutti . . .) che ci si chiede spesso, se vorremmo essere come lei o se siamo ancora "Impallati" dalle nostre paure e dai nostri vizi "Congeniti".
La realtà è fuori, ma non sembra capace di sfiorarla e quando ci prova non può nulla contro la sua "Spontaneità" eclettica.
Strano a dirsi, ma non trovavo altre parole . . .
A mio parere un ottimo film. Un film senza troppe ambizioni (sarà forse questo il segreto per fare dei buoni film oggi?) ma che colpisce per la sua gradevolezza e profondità. Viene tratteggiato, infatti, un ritratto del modo di vivere di una maestra trentenne che guarda al mondo con gli occhi di una spensierata ragazzina, capace però di commuovere ed ascoltare. Tutti gli eventi della sua vita, sebbene vissuti dalla stessa con un disincanto gioioso, lasciano traccia nel suo animo sensibile, dai problemi affettivi del suo alunno litigioso alla rabbia esistenziale del suo insegnante di scuola guida (poi scopertosi innamorato di lei); tutto fa pensare e fornisce stimoli per nulla banali allo spettatore, specie a quello che pensa che della vita ci si debba sempre stupire, ogni giorno di più e che ogni persona abbia una sua dignità da rispettare sempre, un proprio animo da ascoltare. Lascia forse un pò perplessi, essendo incoerente con la linea di fondo del film che predilige una particolare attenzione sulla sostanza (più che sulla forma), la scelta del fidanzato da parte del regista:valeva la pena sfoderare l'ennesimo belloccio occhi azzurri, muscoloso cui siamo ormai più che abituati?
Film piatto, inconsistente e senza una trama, vissuto in attesa di un inesistente fatto che scateni gli eventi. Vorebbe spingere lo spettatore a riflettere senza però mai riuscirci davvero, mancando totalmente di intensità le uniche riflessioni che porta riguardano la ipotetica durata del film.
Ci sono film bellissimi che possono fare a meno di una trama ma sfortunatamente "Happy Go Lucky" non è tra questi. Bocciato.
Mi ha colpito subito a dire la verità, appena vidi il trailer.
La dimostrazione che non servono cast incredibili e mega produzioni per ottenere buoni risultati.
Un film che risulta perfetto da guardare per i quasi trentenni come me, è semplice, colorato, divertente ma allo stesso tempo un po' malinconico, molto molto "british" e perchè no, anche alternativo, ma nel senso più puro del termine.
Consigliato ai palati fini e a chi ha voglia di riflettere.