Ogni tanto viene sfornato un bel film italiano che coinvolge ed emoziona lo spettatore e che meriterebbe dei riconoscimenti ufficiali molto più di altri films blasonati, che sono invece dei bidoni.
Ottima la recitazione, curata l'ambientazione e la fotografia.
Mi ha deluso invece il finale e per questo non do il massimo dei voti
Confesso che da sempre ho un debole per i film di Avati, e anche in questo film non mi ha deluso. Bella l,ambientazione in una Bologna nel pieno della guerra.Semplicemente straordinaria l'interpretazione di Silvio Orlando.
Purtroppo non sono rimasto positivamente impressionato dal film. Sicuramente il tema trattato, essendo particolarmente delicato, non è semplice da mettere in scena infatti: ezio greggio, passatemelo, con un ruolo drammatico c'entra poco o niente, lo svilupparsi del triste "triangolo" amoroso la trovo una soluzione impossibile, molto macchinoso e lento per quasi tutta la durata, con una fine buttata lì a casaccio, la parte "storica" trattata con troppo velocità o superficialità... insomma a me è parsa una grande confusione con poca effettiva sostanza... L'unica nota positiva è la prova di Orlando come sempre impeccabile.
concordo pienamente con le opinioni che Riccardo ha già espresso. Inoltre ho trovato veramente sommaria la ricostruzione storica soprattutto per quanto attiene all'ambito psichiatrico. Aggiungo di seguito un commento tratto dal forum cinema smeraldo: "Davvero deludente, mi domando
come gli sia venuta in mente una storia così inverosimile e traballante, una storia che ha uno spunto interessante, il rapporto soffocante fra padre e figlia, l'instabilità mentale, ma risolta molto in superficie, con una ricostruzione d'epoca da cartolina, uno sfondo storico che a malapena si riesce a riconoscere perchè volutamente intimista e refrattario a registrare la ben minima conseguenza dello sconquasso che scuote l'italia. E poi come si può credere a quel rapporto Orlando/Greggio/Neri? A quel finale incredibile?
Via, via, a tratti i personaggi sono odiosi a causa del tentativo di dipingerli con benevolenza e di renderli innocui.
Ridicola la sentenza del tribunale, ma a mio parere rientra nell'ambito della totale fantasiosa inverosimiglianza della storia, inaccettabilmente fantasiosa
(...)
Nel complesso ho trovato quest'ultima fatica di Pupi Avanti davvero notevole.
Una confezione tecnica a dir poco eccellente, con una regia di classe e una fotografia davvero meravigliosa, che ricorda non troppo da lontano le vecchie foto ingiallite dell'inizio del secolo.
Gli attori sono tutti, più o meno, perfettamente calati nel ruolo, Alba Rohrwacher firma la sua migliore interpretazione di sempre, dando vita in modo convincente ed emozionante alla disturbata protagonista, Giovanna.
Silvio Orlando é, come sempre, bravissimo, ma a tratti fatica a non far emergere il suo solito carattere.
Ezio Greggio è una bella sorpresa in un ruolo drammatico, mentre la Neri fa la sua solita interpretazione, non eccellente ma neanche pessima, il classico 6.
Nella prima parte il film funziona perfettamente, trama, ritmo, dialoghi, tutto è perfettamente incastrato, una macchina quasi perfetta.
Si perde qualcosa verso il finale, con una dissertazione evitabile sull'ingiustizia commessa dai partigiani (smettiamola con il revisionismo) che intacca un pò il valore complessivo dell'opera, e un finale un pò troppo "buonista".
Comunque un film decisamente da vedere, un buon ritorno in quota del cinema italiano, sempre più in crisi.